Terracina, il consigliere comunale Sara Norcia sull’Azienda Speciale: “Consiglio d’amministrazione rispetti il controllo”
Non si fa attendere la replica del consigliere leghista Sara Norcia alle dichiarazioni apprese a mezzo stampa da parte del CDA dell’Azienda Speciale.
“Questo vittimismo non serve, l’ente strumentale ha bisogno di un cambio di rotta e di un rinnovo per crescere insieme. La trasparenza, la condivisione e la collaborazione mancano anche da parte del consiglio di amministrazione e del collegio dei revisori visto che l’unico denominatore comune è la Dott.ssa Amici”.
“Il Presidente De Nigris omette che – continua Norcia – in data 4.04.2022 protocollo n. 23827 e’ stato sollecitato dal Segretario generale ad inviare alla sottoscritta tutta la documentazione riguardante i verbali del cda dal mese di dicembre 2021 ad oggi e le relazioni periodiche del revisore contabile da luglio 2021 ad oggi ‘al fine di consentire al richiamato consigliere di esercitare il diritto, di cui è titolare in forza dell’art. 43, comma 2, del TUEL, di ottenere dagli uffici tutte le notizie e le informazioni utili all’espletamento del proprio mandato’, invitando tutti ad ostentare la documentazione richiesta negata perché ritenuti “atti riservati”. Inoltre è proprio il Sindaco Roberta Tintari a chiedere, attraverso delibera di giunta n. 97/2022 al cda dell’azienda speciale di provvedere entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della stessa a numerose inadempienze. A chi avete mostrato il lavoro svolto? Alla corte dei conti? Quindi dovrei sperare sempre e solo nell’intervento della magistratura per esercitare un lavoro di controllo sull’operato e dell’amministrazione e dell’Azienda Speciale?”.
“Una situazione non cristallina che i nuovi membri hanno ereditato e che, da quando si sono insediati continuano ad avere. Ho letto – conclude Norcia – quattro parole innocue che possono mutarsi in una parodia: “Abbiamo sempre fatto così”. Stiamo parlando purtroppo di una serie di omissioni e carenze nelle tante attività svolte dall’azienda speciale, non si può dimenticare lo scandalo dei bagnini e la gestione degli arenili comunali”.