Patrizia Fanti ed Andrea Chiarato, Fratelli d’Italia : “Quella della biblioteca una situazione tragicomica. Si calpesta il diritto allo studio di una grande città capoluogo”
“Se non fosse una situazione davvero tragica, con l’esclusione dal sistema bibliotecario regionale alle porte, la chiusura della Biblioteca “Aldo Manuzio” di Latina sarebbe un episodio a dir poco esilarante.
Chiusa da sei anni, l’ultimo capitolo della incapacità conclamata di Lbc e del suo governo, sono le dimissioni del Direttore dei lavori Scalzi”.
“Addirittura l’Amministrazione Comunale, nel distribuire le deleghe ai Consiglieri Comunali, ha pensato bene di attribuire alla Consigliera Campagna il grande tema degli “spazi”. In realtà, la denomianzione più corretta della delega dovrebbe essere “spazi chiusi”, vista la situazione disastrosa nella quale versano i teatri, i musei e, più in generale I luoghi della cultura cittadina”.
“Non ultima, appunto, la Biblioteca a due passi da Piazza del Popolo. Una chiusura di sei anni penalizza duramente il diritto allo studio dei nostri ragazzi ed il loro bisogni di aggiungere alla dimensione del sapere anche quella relazionale assai determinante per la corretta evoluzione dei ragazzi.
Dopo tanti proclami, fiumi di retorica come un triste gioco dell’oca siamo ancora al punto di partenza.
Come Consiglieri Comunali di minoranza abbiamo messo in campo tutte le azioni a nostra dispozione: in data 13/05/2022 abbiamo chiesto al Sindaco la possibilità di effettuare un sopralluogo presso la Biblioteca comunale, in modo da renderci personalmente conto delle criticità che ostano alla definitiva riapertura”.
Il Presidente della Commissione Trasparenza e Legalità Andrea Chiarato ha provveduto ad inserire la questione della Biblioteca Manuzio quale primo punto all’ordine del giorno della Commissione convocata per il 25/05/2022, alla presenza degli Assessori Pazienti e Caschera e dei tecnici, Ing. Vagnozzi ed il Dott. Turriziani.
“Assicuriamo alla città tutto il nostro impegno per restituirle un luogo di formazione, studio, socialità, empatia”.
Così, in una nota, Fanti e Chiarato.