Presentazione del libro “APRILIA” alla Mostra agricola di Campoverde – origini, fondazione, guerra, ricostruzione, personaggi, musica, sport
Lunedì 25 aprile alle ore 11,00 all’interno degli spazi della Mostra Agricola di Campoverde verrà presentato il libro “APRILIA – origini, fondazione, guerra, ricostruzione, personaggi, musica, sport” scritto da Mauro Gavillucci coadiuvato dalle foto e dalla spinta promozionale di Mimmi Favero, storico tabaccaio apriliano.
Il volume ha un formato gigante (29,5×21 cm) contando 420 pagine a colori correlate da 1.700 immagini. La consistenza dell’opera si potrebbe dedurre solamente dal peso: 1,7 chilogrammi.
“Siamo sempre particolarmente soddisfatti di presentare lavori che parlano di Aprilia e delle nostre radici, commenta l’assessore alla Cultura Gianluca Fanucci, un libro che parla della nostra città e del suo territorio non poteva che essere consigliato alla cittadinanza durante la Fiera Agricola di Campoverde, un luogo simbolo dell’agro pontino”.
Gli autori non si sono limitati a descrivere la bonifica, la costruzione, la fondazione, l’inaugurazione, la guerra e la ricostruzione ma sono andati oltre, a ritroso nei secoli, nei millenni, fino al Pliocene, quando la pianura fino a Roma e oltre era invasa dal mare. Il territorio del Comune di Aprilia ha un retaggio millenario, hanno spiegato gli autori, che affonda le radici nella preistoria, essendo stata abitata e frequentata dall’Uomo di Neanderthal.
Sfrontatamente siamo “entrati a piè pari” anche nella storia, difatti qui da noi hanno scorrazzato volsci, latini e romani. Quest’ultimi, come si sa, soppiantarono tutte le tribù pontine e i popoli più strutturati, compresi i volsci. Per chi pensa che il nostro territorio sia privo di un passato ricordiamo che circa 3.200 anni fa a Campoverde, ai bordi del Laghetto di Monsignore (via Mediana Cisterna) c’era Polusca, un centro abitato sviluppatosi intorno ad una primeva stipe votiva.
Nello stesso periodo, nell’attuale area di Buon Riposo insisteva la città di Longula. A Cecchina c’era Albiolae; tra Velletri e Cisterna esistevano Ulubrae e Suessa Pometia. Tutte queste località, prettamente volsche e in parte latine, resistettero quasi due secoli ai continui e sempre più massicci attacchi dell’Urbe”. Leggendo “APRILIA”, il lettore apprenderà che l’Agro Romano e l’Agro Pontino sono divisi dal fiume Astura, che nasce nei colli albani, fiancheggia Campoverde, passa attraverso Le Ferriere (dove sorgeva Satricum) e sfocia a mare, dove dal 1200 i Frangipane vi costruirono i prodromi di un castello sui resti di una villa patrizia romana.
Un libro pieno di storie, di persone e di aneddoti. «Per forza di cose quest’opera è “superficiale”, spiega Mauro Gavillucci, avendo trattato centinaia di argomenti e questioni, era impossibile sviscerarli in maniera profonda. Il nostro obiettivo è quello di instillare una gocciolina di curiosità in ogni lettore, stimolandolo a cercare altro materiale per approfondire quanto appreso grazie a questo libro».