PROCESSO SCHEGGIA: SLITTA LA TESTIMONIANZA DI MAIETTA

Pasquale Maietta
Pasquale Maietta

Processo Scheggia: riparte in Aula il dibattimento per il procedimento che vede sul banco degli imputati l’ex consigliera regionale Gina Cetrone

Era un giorno molto atteso dalla principale imputata Gina Cetrone nel processo che la vede coinvolta con appartenenti al Clan Di Silvio che si celebrando presso il Tribunale di Latina. Lo scorso 30 marzo, Cetrone aveva scritto sulla sua pagine Facebook “Non vedo l’ora”, rispetto all’udienza di oggi 5 aprile. E sempre nel medesimo post, era tornata a prendersela con inquirenti, investigatori e “taluni giornalai da strapazzo”, parlando di “lavoro artatamente svolto” nei suoi confronti.

Dopo diversi impedimenti che hanno fatto saltare udienze e persino la morte di uno degli imputati, Samuele Di Silvio deceduto nel carcere di Agrigento dove era recluso, il processo è ripreso davanti al Collegio presieduto dalla Presidente Caterina Chiaravalloti, che vede, per l’appunto, giudicati Gina Cetrone, l’ex marito Umberto Pagliaroli, due Di Silvio – Armando detto Lallà e il figlio Gianluca – più l’attuale collaboratore di giustizia Agostino Riccardo già escusso come testimone.

I reati contestati agli imputati sono estorsione, atti di illecita concorrenza, violenza privata, più gli illeciti connessi alle elezioni amministrative di Terracina 2016, tutti aggravati dal metodo mafioso.

Nella precedente udienza del 23 marzo, monca perché non poteva essere presente il Dirigente della Squadra Mobile di LatIna Giuseppe Pontecorvo atteso come testimone, l’avvocato difensore di Gina Cetrone, Lorenzo Magnarelli, aveva reiterato la convocazione dei testimoni già avanzata a settembre scorso per tre esponenti politici del passato e del presente: Pasquale Maietta, Armando Cusani e Giovanni Di Giorgi.

La Corte, presieduta dal Giudice Caterina Chiaravalloti, ha iniziato a sciogliere le riserve sulle richiesta della difesa e per l’udienza odierna, aveva acconsentito ad ascoltare, come testimone, l’ex deputato di Fratelli d’Italia Pasquale Maietta più volte chiamato in causa, durante la sua testimonianza (nonché nei verbali resi dall’Antimafia sin dall’inizio della sua collaborazione con lo Stato), da parte del collaboratore di giustizia Agostino Riccardo.

Oggi, in Aula, però, l’escussione del testimone dell’ex deputato, nonché ex Presidente del Latina Calcio, e pluri-inquisito, Pasquale Maietta, è slittata. Prima di ascoltare il testimone della difesa, Maietta, avrebbe dovuto essere ultimata la testimonianza dell’accusa rappresentata dal Dirigente della Squadra Mobile di Latina il quale, però, per cause motivate non è potuto essere presente.

Per tale ragione, gli avvocati del Collegio difensivo Lorenzo Magnarelli e Oreste Palmieri hanno chiesto che l’escussione di Maietta non poteva essere compiuta in ragione del non completamento del contro-esame di Pontecorvo; mentre per il Pubblico Ministero Luigia Spinelli la testimonianza di Maietta non avrebbe proprio potuto essere accolta in quanto l’ex esponente del centrodestra è indagato in in procedimento connesso datata 2022 e ha reso già dichiarazioni: l’ex deputato è sotto indagine per voto di scambio politico-mafioso in concorso.

La Corte si è ritirata e dopo mezz’ora ha comunicato la decisione per la quale l’ex deputato di Fratelli d’Italia, presente in Aula, sarà ascoltato solo dopo che l’escussione del Capo della Squadra Mobile si sarà conclusa.

Il processo è stato quindi rinviato al 6 maggio quando dovrebbe essere ascoltato, per l’appunto, Pontecorvo. Il 17 maggio, invece, sarà la volta di Pasquale Maietta.

Articolo precedente

IMPIANTO AD OSMOSI NELLA DISCARICA DI BORGO MONTELLO: DISPOSTO TAVOLO TECNICO TRA ARPA E INDECO

Articolo successivo

COVID, LAZIO: 9903 NUOVI CASI E 10 DECESSI

Ultime da Giudiziaria