“Operazione Maitresse” tra Terracina e Sabaudia, favoreggiamento della prostituzione: rinviati a giudizio in tre
Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa, su richiesta del sostituto procuratore Andrea D’Angeli, ha rinviato a giudizio i coniugi Patrizia Caprara, 59enne, e Giuseppe Grandi, 61enne, entrambi di Frosinone, più il 66enne di Fondi Ivano Quadrino. Gli imputato dovranno rispondere di favoreggiamento della prostituzione.
A settembre 2020, i due coniugi furono arrestati (lei in carcere, lui domiciliari) dagli Agenti del Commissariato di Terracina, su richiesta della Procura di Latina e tramite ordinande del Gip Giuseppe Molfese. La coppia fu raggiunta dagli Agenti proprio in una delle villette a Terracina locate alle prostitute.
I due coniugi, insospettabili ed incensurati, lei insegnante presso un noto Istituto Superiore di Frosinone, lui imprenditore nel settore agricolo sempre sul territorio del frusinate, devono rispondere delle gravi imputazioni in concorso nel favoreggiamento della prostituzione, in quanto mettevano a disposizione di giovani ragazze straniere, gli appartamenti in cui esercitare il meretricio, dietro il pagamento di canoni di 50/100 euro al giorno per ognuna di esse.
Secondo le ipotesi dell’accusa, anziché affittarle a turisti, i coniugi utilizzavano due villette, una a Terracina e l’altra a Sabaudia, per l’esercizio di una prostituzione “itinerante” in quanto diverse ragazze si fermavano per pochi giorni in città, alternandosi, in modo da attrarre i clienti in ragione della novità della proposta sessuale.
Quadrino, invece, avrebbe svolto il ruolo di accompagnatore delle prostitute presso le villette.
A ottobre, il Tribunale del Riesame di Roma, su istanza dell’avvocato dei coniugi, Nicola Ottaviani, li aveva rimessi in libertà. Marito e moglie, infatti, avevano sempre respinto le accuse, sostenendo di non aver mai tratto vantaggio dal meretricio delle ragazze se non quello derivante dall’affitto, senza contare che avevano ribadito di aver affittato anche a normali vacanzieri.
Non la pensano così gli inquirenti che avevano accusato entrambi di aver praticato il favoreggiamento della prostituzione in maniera abituale e reiterata. Oggi il rinvio a giudizio per un processo che inizierà il 29 novembre 2023.