REGIONE LAZIO. UNA PROPOSTA DI LEGGE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE

/
No discriminazioni di genere
Foto di T. Chick McClure su Unsplash

Riprendere il cammino laddove si era interrotto. È con questo intendimento che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle presso la Regione Lazio ha depositato, nei giorni scorsi, una proposta di legge (leggila qui per intero) che mira a promuovere l’uguaglianza e a contrastare le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere.

Già nella scorsa legislatura, era il 2014 – spiega la prima firmataria Gaia Pernarella (vedi video sotto) – il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle aveva presentato una proposta di legge di contrasto a fenomeni di violenza e discriminazione connessi all’identità di genere o all’orientamento sessuale e per l’istituzione di un registro regionale delle unioni affettive, poi superato dalla normativa nazionale; oggi, tenendo saldi i principi che ci avevano ispirato ma adeguandoci maggiormente alla normativa europea che, anche con recentissime sentenze della CEDU, ribadisce un diritto universale della persona, proviamo a raggiungere un obiettivo ancora più ambizioso rispetto al precedente, ovvero quello di una legge con una forte connotazione culturale”.

Nel dettaglio spiega la Consigliera regionale 5 Stelle: “La Legge si sviluppa in sei articoli che, promuovendo una cultura dell’accettazione e della conoscenza, puntano al riconoscimento della dignità e del diritto di ogni persona all’autodeterminazione, in relazione al proprio orientamento sessuale ed alla propria identità di genere, alla promozione di iniziative che prevengano pratiche discriminatorie e, soprattutto, forme di violenza, psichica o fisica, per garantire positivamente l’esercizio di tale inviolabile diritto. In quest’ambito, oltre all’attività della Regione e al riconoscimento della Giunta, quale Organo propulsore delle attività, potranno essere promossi interventi, volti a favorire una cultura dell’accettazione, da altri Enti pubblici e soggetti del Terzo Settore. Inoltre – prosegue la Consigliera – con l’articolo 5 intendiamo istituire un Osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze originate da identità di genere e/o orientamento sessuale con un monitoraggio costante, nel tempo, sul funzionamento della Legge”. E conclude: “Ci auguriamo che questa proposta trovi finalmente la sensibilità e l’apprezzamento di tutto il Consiglio regionale del Lazio e che quindi possa essere calendarizzata quanto prima”.

Articolo precedente

FIRMATO IL PATTO TRA IL COMUNE DI LATINA E IL COMITATO NICOLOSI

Articolo successivo

FORMIA, PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE DI GABRIELE NON DIFENDERÀ BARDELLINO

Ultime da Attualità