Fare Latina presenta la mozione per istituire la Consulta dei Borghi: “Nata nel 2018 ha accorciato le distanze tra centro e periferie e per affrontare le criticità. L’idea di valorizzare i borghi come unicum turistico”
Dopo anni di lavoro sui borghi, Fare Latina chiede con una mozione la istituzionalizzazione della Consulta dei Borghi, mozione altresì condivisa da Forza Italia.
L’organo, nato ormai 4 anni fa in seno all’associazione Minerva, è poi diventato autonomo e finalizzato a valorizzare i borghi di fondazione per accorciare quelle distanze rispetto al cuore della città, che per anni sono state non solo chilometriche ma soprattutto amministrative.
Oggi, finalmente, potrebbe vedere la luce, dopo 90 anni di storia della città di Latina, una realtà che avrebbe un ruolo insostituibile all’interno della macchina amministrativa a tutela della dignità e del decoro dei borghi. Essendo un nucleo di fondazione i borghi sono un unicum da preservare e valorizzare come patrimonio storico e culturale, perché rappresentano le fondamenta, le tradizioni vere del capoluogo. Così, nel tempo, la Consulta ha assunto un grande valore all’interno della comunità latinense tutta, collegando le periferie al centro anche con tutte le attività svolte negli anni e che mai prima erano state realizzate per la città: dal Palio dei borghi (corsa podistica divenuta ormai una tradizione e che vede gli abitanti dei borghi sfidarsi per le vie del centro per contendersi il palio) al tour turistico dei borghi, dal docufilm dei borghi trasmesso anche da Rai 3, alle assemblee partecipate nei borghi e le varie riunioni proposte per favorire la promozione del turismo dei borghi.
È evidente che, oggi, il metodo partecipativo della Consulta è irrinunciabile.
Irrinunciabile anche perché, oltre ad essere una forma di partecipazione diretta dei cittadini, è uno strumento fondamentale per vigilare e sollecitare un ripristino di decoro, la realizzazione di strade e marciapiedi, ripristino di aree verdi e giochi, ristrutturazione e riqualificazione di edifici scolastici e centri sociali, riutilizzazione di edifici comunali abbandonati e da destinare ad azioni sociali e per la comunità, realizzazione di piste ciclabili, potenziamento dell’illuminazione pubblica e una maggiore sicurezza per il transito stradale. Un’idea di restyling totale per dare un’anima di decoro e bellezza a qualcosa di unico nella sua storia, cercando al contempo di promuovere i borghi in un itinerario turistico che esalti quella peculiarità che affonda la sua storia negli anni ’30 e nella bonifica idraulica.
I nostri quartieri e i borghi devono essere luogo di vita a tutto tondo, ciascuno con una propria piazza e un’area pedonale, parchi giochi per i bambini, spazi offerti a rotazione alla commercializzazione dei prodotti del territorio, aree dedicate ad eventi e iniziative pubbliche, servizi e negozi per rispondere alle esigenze dei cittadini, per favorire l’aggregazione sociale e lo scambio culturale.
“Va incentivato uno scambio continuo di informazioni tra quartieri, borghi e amministrazione centrale, partecipata ai cittadini residenti. I borghi costituiscono un pezzo importante della storia della nostra città e devono essere interessati dalle previsioni di sviluppo turistico, che dopo tanta fatica, sta finalmente trovando un suo percorso attraverso la costituzione della DMO delle Città di Fondazione. I borghi in tal senso rappresentano la parte embrionale dalla quale sono sorti gli agglomerati di fondazione. Non possono essere esclusi dal ragionamento che dovrà valorizzare questa singolarità del nostro territorio. Da qui l’esigenza di creare una Consulta dei Borghi riconoscendogli un ruolo di indirizzo, di impulso, di proposta non vincolanti, sulle azioni positive che devono essere messe in campo nei borghi. La consulta sarà un organo di rappresentanza di tutti coloro i quali risiedono nel borgo per accorciare, finalmente, le distanze tra questi nuclei ed il centro città e sarà aperta alla partecipazione anche dei rappresentanti delle associazioni che operano nei borghi e che abbiano quale scopo, appunto, attività di promozione e di valorizzazione del borgo” ha sottolineato il consigliere comunale Annalisa Muzio.
“È bene che si ricordi come l’abolizione delle circoscrizioni abbia allontanato ancor più le periferie dal centro di Latina, della sua parte attiva. Non è un caso quindi che oggi più che mai si senta l’esigenza di dare voce e affrontare le diverse esigenze delle periferie, in modo che questo organismo che da anni si batte per farsi riconoscere dal Comune di Latina abbia finalmente quell’istituzionalizzazione che la ufficializzi nelle sue azioni, dato che nel corso del tempo per la sua operatività e incisività è divenuto un punto di riferimento stabile e solido per tutti gli abitanti dei borghi della città” continua Annalisa Muzio. “Ringrazio il gruppo consiliare di Forza Italia per aver condiviso la mozione, a ulteriore conferma della condivisione di ideali e di progetti che queste due forze stanno portando avanti insieme” conclude Annalisa Muzio.