Un nuovo concorso per autisti del 118 entro la fine dell’anno, annuncia la Regione Lazio. L’intervento del sindacato Confail
“Vedremo se sarà così – spiega il Segretario Regionale del sindacato Confail Vinicio Amici – la cosa importante è che le procedure di selezione tengano conto degli anni di servizio posseduti dai precari storici del soccorso, quei lavoratori impiegati presso le ditte esterne, in prima linea anche durante l’emergenza Covid, e che altrimenti rischiano di finire a casa, come già successo ad alcuni di loro”.
Prosegue nel Lazio il percorso di internalizzazione del servizio di emergenza/urgenza su strada. Se ne è parlato nei giorni scorsi in una audizione della commissione regionale Trasparenza e Pubblicità presieduta da Chiara Colosimo. Un incontro richiesto dalla consigliera regionale Francesca De Vito, durante il quale sono intervenuti Maria Paola Corradi, direttore generale Ares 118, Vinicio Amici e Alessio Elcani, rispettivamente, segretario regionale e segretario provinciale della Confail (Confederazione autonoma italiana lavoratori Lazio) ed Egidio Schiavetti, capo segreteria dell’assessore alla sanità. Hanno partecipato all’audizione, oltre a Colosimo e De Vito, i consiglieri: Orlando Tripodi (Lega), Paolo Ciani (Centro solidale-DemoS), Fabio Capolei (FI) e Fabrizio Ghera (FdI).
La discussione è partita dall’ultimo concorso per internalizzare gli autisti delle ambulanze private, il cui esito ha dato il via invece a diversi ricorsi in sede di giustizia amministrativa e a molte polemiche. Secondo Confail i lavoratori che da anni attendono di essere stabilizzati non sarebbero stati tutelati: ”Non abbiamo mai chiesto una corsia preferenziale – chiarisce a margine Amici ma fa riferimento alla legge 220 del 2001 che non è stata rispettata –secondo Confail, questi ultimi si sarebbero visti passare davanti in molti casi anche da candidati privi di esperienza per quanto riguarda la guida di mezzi di soccorso. Un punto sul quale nei mesi scorsi era andato in onda anche un faccia a faccia tra i lavoratori e l’assessore alla sanità Alessio D’Amato su La7 il quale a tutt’oggi ancora non da risposta”.
“Poi in questi giorni si legge di un accordo con le sigle che contano e l’Assessore D’Amato che hanno firmato un accordo dove oltre che tutelare chi da soli 18 mesi è in servizio con le PA del SSR vengono stabilizzati “cosa molto gradita ovviamente” ma ci domandiamo se l’Assessore D’Amato definisce in due distinti modi la stabilizzazione del personale precario che ha salvato la faccia alla Regione Lazio ed al suo stesso Assessorato?”.
“La latitanza dell’assessore – prosegue. Amici – ad un confronto ci lascia sconcertati, come mai il tempo per incontrarsi con le altre sigle lo trova ed invece con noi è sempre stato latitante, ancora attendiamo le risposte chieste nel confronto su LA7 mai arrivate, come non sono arrivate in commissione trasparenza alla domanda, “è stata rispettata la legge 220 del 2001”? Nel bando era richiamata ma del rispetto della stessa non si puo avere notizia o certezza”.
La Confail, quindi, resta critica. ”L’annuncio di un nuovo concorso rischia di rivelarsi una illusione per i lavoratori, visto che al momento non ci sarebbero neanche i mezzi per far viaggiare tutto questo personale – conclude Amici – L’unica via per l’internalizzazione è quella che passa attraverso il riconoscimento degli anni di servizio dei precari storici” ed in particolar modo il rispetto della legge 220 del 2001″.