Rio Martino insabbiato: per l’escavazione alla foce del porto canale, il Comune è costretto a una variazione del bilancio pluriennale
La concessione dello specchio acqueo al Consorzio Porto di Latina è ancora in alto mare (senza facile ironia), anche a causa dei ricorsi giurisdizionali proposti dalle altre imprese contro la procedura di assegnazione della
concessione demaniale marittima. Ricorsi che, in realtà, sono stati tutti vinti dall’ente comunale. Eppure la concessione non è ancora attiva e chissà quando lo sarà. Una iattura per l’ente dal momento che il Consorzio vincitore dovrà, da concessione, anche garantire gli interventi di disostruzione del Canale di Rio Martino compreso, quindi, il ripristino del passo marittimo.
Un ripristino che, ad oggi, pare lontano, nonostante l’incursione di Jimmy Ghione che aveva strappato la promessa all’Assessore all’Ambiente Adriana Calì di dragare Rio Martino insabbiato entro il 31 gennaio. Ghione si è evidentemente dimenticato ma siamo a febbraio inoltrato e le nove motobarche da pesca professionale in attività annaspano non potendo lavorare. I pescatori sono disperati, anche se va detto che la responsabilità, dopo anni di inerzia, non può essere sul groppone dell’attuale assessore la cui unica colpa è quella di essere stata troppo ottimista.
Dopo 100mila euro di fondi regionali già spesi dal Comune lo scorso anno per dragare Rio Martino, la situazione, oggi, è la stessa. Se non peggio, tanto è che si potrebbe fare anche un castello di sabbia in quello che sarebbe dovuto diventare il Porto.
Ad ogni modo rimane in essere ciò che la Regione ha approvato con il “Programma generale per la difesa e la ricostruzione dei litorali e del quadro degli interventi prioritari per il 2019-2021” nel 2019. I fondi sono immediatamente disponibili a valere sul bilancio della Regione Lazio per le finalità strettamente legate all’attuazione del Programma, tra i quali il finanziamento di 1.100.000,00 euro per “Opere di difesa della Costa” in favore dei Comuni di Latina e Sabaudia che hanno firmato un protocollo d’intesa per Rio Martino.
Ecco perché, come stabilisce una delibera di Giunta pubblicata oggi 11 febbraio, viene “considerata l’urgenza di provvedere, nelle more dell’erogazione dell’acconto da parte della Regione Lazio, ad effettuare un intervento emergenziale di ripristino del Passo Marittimo sull’imboccatura del Porto Canale Di Rio Martino, mediante rimozione della sabbia presente nel canale medesimo al fine di permettere ai natanti rimasti bloccati all’interno del Canale Porto Rio Martino, di poter uscire per lo svolgimento delle attività lavorative”.
L’ intervento viene stimato in una spesa pari a 180.000 euro e si tratta di una variazione di bilancio “con applicazione della quota accantonata del risultato di amministrazione presunto costituita da accantonamenti risultanti dall’ultimo consuntivo approvato”. Anche perché lamancata esecuzione dei lavori potrebbe determinare un danno all’Ente.
Un provvedimento che era pronto da giorni, già vagliato del Dirigente all’Ambiente Paolo Cestra, ma che abbisognava del lasciapassare di un revisore che si è preso il tempo necessario per consentire alla variazione di bilancio. Ora, si dovrà fare l’affidamento.
Un intervento finalmente definitivo? Improbabile, per il definitivo servono interventi strutturali che solo la concessione o una quota di bilancio fissa del Comune potrà risolvere. Ghione o non Ghione.