Evasione fiscale milionaria: sequestro della Guardia di Finanza, sotto la lente la compravendita di un terreno a Gaeta
I finanzieri del Comando provinciale di Latina, sotto la direzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale sammaritano, con la quale e stato disposto il sequestro di beni nei confronti di una holding immobiliare ritenuta responsabile di un’evasione fiscale per 1,4 milioni di euro.
Le indagini si sono concentrate sulla compravendita di un ampio terreno a Gaeta, dove era ubicata la scuola americana in zona Calegna, intercorsa tra due società con sede nel Beneventano, la controllata e la controllante, a seguito della quale la società venditrice ha realizzato una plusvalenza di circa 7 milioni di euro.
È stato rilevato come la plusvalenza realizzata dalla società venditrice, facente parte di una holding immobiliare e quindi soggetta a tassazione di gruppo (la cosiddetta tax fiscal unit), fosse stata comunicata in minima parte, un quinto, e non per intero alla società madre.
In tal modo è stato possibile evadere le imposte per 1,4 milioni di euro. Gli elementi raccolti hanno consentito di inoltrare una segnalazione alla Procura a carico dei rappresentanti legali delle due società (controllata e controllante) per il delitto di dichiarazione infedele.
All’esito di ulteriori approfondimenti, la Procura ha avanzato richiesta, accolta dal Gip, di sequestro preventivo dell’ingiusto profitto costituito dall’importo di 1,5 milioni di euro.
Nell’area oggetto di sequestro, nel 2018, il nuovo proprietario, la Seri spa, aveva deciso di utilizzare la destinazione d’uso residenziale per trasformare la scuola americana in un parco residenziale biotecnologico: una struttura – si leggeva in una nota dell’epoca diffusa dalla ditta – in pannelli portanti a strati incrociati di tavole di legno più grande d’Italia. Il cosiddetto Parco Nato avrebbe dovuto ospitare tre palazzine e 96 appartamenti su un’area di 9.000 metri quadrati.
NOTA DELL’AVVOCATO AMEDEO BARLETTA NELL’INTERESSE DI VITTORIO CIVITILLO –
Prendo atto che avete provveduto a dare comunicazione di una attività posta in essere dalla Procura di S. Maria C.V. con pubblicazione, per estenso, del comunicato stampa diramato dalla stessa Procura.
Successivamente si è però provveduto a legare alla notizia di cronaca giudiziaria il nome dell’Ing. Vittorio Civitillo e della SERI Spa. A tal proposito è necessario fare immediatamente chiarezza sul punto nel senso che né l’ing. Vittorio Civitillo in persona né alcuna delle società da lui amministrate, o semplicemente partecipate, è coinvolta nella vicenda di rilevanza penale o è in qualsiasi modo stata oggetto di alcun provvedimento cautelare reale nella vicenda in questione. Tanto si doveva al fine di consentire l’eventuale emenda delle informazioni diffuse e la più corretta conoscenza delle vicende di possibile interesse da parte dei lettori, ciò al fine di un corretto e pieno esercizio del diritto di cronaca.
Resta inteso che si adotteranno tutte le azioni giudiziarie del caso laddove dovessero permanere in rete notizie idonee a creare confusione nei lettori, nei risparmiatori e nei cittadini, lasciando supporre un qualsiasi coinvolgimento di Vittorio Civitillo o di SERI SpA nelle indagini penali.