Biblioteca comunale, il Partito Comunista di San Felice Circeo: “Chiediamo l’apertura immediata della struttura”
San Felice Circeo brulica di cantieri. Parliamo nella fattispecie dei lavori di asfaltatura di via Monte Circeo, la riqualificazione di La Cona e del piano di rinnovamento del lungomare. Quest’ultimo parte del progetto “Mare di Circe” che pone lo sviluppo culturale e sociale come principio fondamentale, almeno così viene manifestato a parole.
In realtà la Città della Cultura della Regione Lazio 2019, oggi, è priva dei centri culturali essenziali che una comunità dovrebbe avere, come una biblioteca e un teatro comunale, ma erogare servizi senza essere scostati dalla logica del profitto risulta difficile. Siamo in attesa che le parole divengano fatti. Abbiamo contestato il progetto esecutivo della Biblioteca Civica e del Centro di Documentazione Cultura del Mare sotto vari aspetti, come per esempio l’intervento dei privati su un bene collettivo. In questo caso dei lavori della BCdM in Via Gino Rossi, neanche l’ombra.
La politica dell’Amministrazione Comunale non dovrebbe apportare al paese grandi servizi culturali? Sembra che l’attenzione sia rivolta altrove. In quanto cittadini accogliamo con entusiasmo i progetti che possano apportare migliorie al paese, ma non possiamo tralasciare le contraddizioni. La biblioteca Marcello Insogna è chiusa da più di dieci anni e versa in totale stato d’abbandono, è impensabile che non ci sia una biblioteca operativa sul territorio. Sorridiamo al pensiero magnificente della realizzazione di biblioteche diffuse per mari e monti, l’attualità rivela incoerenza di fondo. Noi del Partito Comunista chiediamo l’apertura immediata della struttura, nel frattempo che sia realizza la BCdM, perché la cultura è importante oggi e sempre. Non permettiamo che il Circeo sia La Città dell’ignoranza e del disinteresse.