Pacifici e De Magistris di Sezze, mobilitazione per la scuola: alunni alternati a scuola per un cantiere infinito. Ancora scioperi e il 14 gennaio manifestazione in Provincia
Vorrebbero andare a scuola per fare normalmente lezione ma non possono farlo ormai da circa due anni e non a causa del Covid. Succede agli studenti dell’Istituto Statale Scuole Superiori “Pacifici De Magistris” di Sezze, costretti ad alternare lezioni in presenza a lezioni in Didattica a Distanza a causa del perdurare per inagibilità di un’ala della loro scuola. L’ala in questione è quella della sede storica del Liceo Classico di Sezze, di Via dei Cappuccini. Si tratta della scuola ricavata nell’ex frateria con addossata una chiesa, chiusa anch’essa a causa di problemi alla struttura.
Alla chiusura, la Provincia di Latina, che è l’Ente cui fa riferimento l’istituto scolastico, d’accordo con il Comune, diede inizio ai lavori, con tanto di cronoprogramma degli interventi che sarebbero dovuti essere ad oggi ultimati ma che invece non solo sono ancora in corso. E non hanno neanche una data di scadenza certa.
Ciò sta costringendo gli studenti a sottoporsi a turnazioni di presenze che miste al Covid si stanno rivelando insostenibili tanto che dai giorni scorsi gli stessi studenti hanno dato avvio ad uno stato di agitazione con manifestazioni e scioperi.
Scioperi che riprenderanno da martedì prossimo, alla vigilia delle festività natalizie mentre, così come fanno sapere dal Coordinamento degli Studenti, per il 14 gennaio 2022 è stata indetta una manifestazione sotto alla Provincia a Latina per cui è stata già richiesta e ottenuto un permesso dalla Questura.
Allo stato attuale, infatti, le classi dei vari indirizzi presenti nell’Istituto, ovvero Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Umane, Istituto Tecnico Economico, Istituto Alberghiero, sono costrette ad alternare settimane in presenza in classe ad altre in cui lasciano spazio alle altre per continuare le lezioni in Dad.
Della situazione è stata messa al corrente anche l’Amministrazione Comunale che ha provato a cercare una soluzione tampone attraverso la disponibilità di locali comunali che non sono stati però individuati visto il perdurare dell’inagibilità di gran parte del patrimonio immobiliare dell’Ente (da Palazzo Rappini a Palazzo Pitti, passando per l’ex Seminario, fino ad arrivare all’ex Monastero delle Clarisse).
Per quanto riguarda il ritardo accumulato sui lavori, invece, il motivo pare risiedere in questioni tecniche che hanno portato la stessa Provincia di Latina a risolvere in maniera bonaria l’accordo con la ditta incaricata dei lavori che sono stati ora affidati ad una seconda ditta che, dal canto suo, è nella fase tecnica di studio.
Voci di corridoio dicono la realtà dei lavori narra di due diverse constatazioni. La ristrutturazione della parte relativa alle aule è prossima al completamento. Quella invece legata alla Chiesa e al Chiostro di ciò che fu il convento, ovvero le due parti di valenza storica dell’edificio, sono molto più arretrate.
La soluzione tecnica potrebbe essere quella di scorporare le due parti dando origine a due cantieri distinti ammesso però che tecnicamente si possa addivenire, alla fine dei lavori inerenti la parte della aule, alle certificazioni per avere l’agibilità delle stesse aule che permetterebbero la risoluzione dei problemi di capienza della scuola.
Ed è proprio quello che vorrebbero sapere gli studenti, stremati da questa incertezza e che a questo Natale chiedono una data certa in cui tornare a scuola nella maniera classica, tutti insieme.