La villa confiscata ai Bardellino è stata consegnata nella disponibilità dello Stato: sarà in in uso al centro navale della Guardia di Finanza
Ieri 14 ottobre, erano presenti alla conferenza stampa, che ha sancito il passaggio del bene confiscato, il commissario prefettizio di Formia Silvana Tizzano, il Generale della Guardia di Brigata e Comandante del centro navale della Guardia di Finanza di Formia Antonello Maggiore, la dirigente del settore patrimonio del comune Tiziana Livornese, il tenente colonnello Giovanni D’Onorio De Meo e, collegato in video, il Prefetto di Latina Maurizio Falco che ha stigmatizzato la lentezza con cui tanti beni confiscati dello Stato vengono assegnati a un percorso di legalità. L’occasione era quella di una firma di un contratto di comodato d’uso gratuito tra il Comune di Formia ed il locale centro navale della Guardia di Finanza per la gestione decennale di un’unità immobiliare sottratta dallo Stato tramite le Fiamme Gialle,
Lo stabile è la villa in via Giorgio La Pira appartenuta alla famiglia Bardellino la quale, da anni, nei rapporti della Direzione Investigativa Antimafia e non solo, viene definita un clan, discendente di quell’Antonio Bardellino fondatore del Clan dei Casalesi e morto (alcune fonti sostengono di no) in circostanze ancora misteriose oltreoceano. I Bardellino vennero a Formia negli anni ’80, in regime di allontanamento obbligatorio, dopo la sconfitta della loro fazione nell’ambito della guerra di potere con i pezzi più importanti dei Casalesi che, poi, hanno prevalso: da Zagaria a Iovine passando per Schiavone.
La villa si trova a Vindicio, una delle più note località a Formia, e la sua assegnazione è stata travagliata. Sono passati anni prima che il Comune di Formia riuscisse nell’impresa di trovare una collocazione all’unità immobiliare.
La nuova destinazione del villino, dopo opportuni lavori di riqualificazione, poiché dopo anni rischia l’ammaloramento, sarà quella di alloggi per finanzieri in servizio presso il centro navale.
A Formia, ci sono ancora alcuni immobili sequestrati alla criminalità organizzata che attendono di essere assegnati. L’auspicio, dopo le parole del Prefetto Falco, è che la nuova amministrazione che verrà sia rapida nelle procedure e interloquisca immediatamente con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati.
Chissà cose ne pensano Gianluca Taddeo e Amato La Mura sfidanti al ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. L’antimafia, quella dei cittadini e dell’opinione pubblica, chiede loro fatti e non dichiarazioni.