No vax: la Asl di Latina sospende altri due dipendenti, in totale siamo al nono fermo per operatori sanitari
La proposta di delibera firmata dal Direttore Uoc Personale Giovanni Bernardi e la delibera stessa contro-firmata dal Direttore Generale Silvia Cavalli, oggi 6 ottobre, è praticamente una fotocopia delle precedenti con cui l’Azienda sanitaria sospendeva un suo dipendente per aver rifiutato l’inoculazione del vaccino anti-Coronavirus.
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Si tratta dell’ottavo e del nono dipendente dell’Asl di Latina che, in base a due verbali disposti dall’apposita Commissione che sta valutando i casi all’attenzione dell’azienda sanitaria locale, sono stati sospesi dal servizio.
In ragione della violazione dell’articolo 4 del D.L. 44/2021, ossia la normativa che regola l’obbligo di sottoposizione e vaccinazione per prevenzione dell’infezione da Sars-Cov2, i dipendenti di cui sono omissati il nome (un medico e un tecnico) non potranno andare a lavorare vedendosi la retribuzione o altro compenso/emolumento sospesi.
Come noto, l’articolo di legge in questione obbliga alla vaccinazione gratuita tutti coloro che svolgono attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, nelle parafarmacie e e negli studi professionali. L’inosservanza alla legge fa scattare la sospensione del diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali e comportano qualsiasi rischio di diffusione del contagio da Covid.