Comunali: ufficiale il ballottaggio tra Vincenzo Zaccheo e Damiano Coletta per la carica di sindaco del capoluogo di provincia
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Nottata lunga e scrutini al ralenti, Latina unica grande città del Lazio a non avere ancora finito lo spoglio di tutte le schede. E, dai dati del Ministero dell’Interno, ne mancano ancora due di sezioni.
Al di là degli intoppi, piuttosto gravi, e delle lentezze, Latina avrà un ballottaggio tra il sindaco uscente Coletta e lo sfidante: l’ex deputato e due volte sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo in testa con il 48,46%. Coletta si è invece fermato al 35,48%, un risultato che lo relega in una posizione di sfavore per la contesa finale che si celebrerà il 17 e i 18 ottobre prossimi.
Sarà dura per il primo cittadino ellebeccino dal momento che Zaccheo ha ottenuto un voto personale che ha retto a fronte delle sue liste di centrodestra che, come da pronostico, hanno ottenuto una percentuale sopra il 50%: per l’esattezza il 53,35%. Un numero in linea con le preferenze del 2016 quando il centrodestra si presentò divise e perse. Il disgiunto ha pesato ed è a questo che mira Damiano Coletta, oltreché a un difficile recupero degli astensionisti. Partita, tutto sommato, aperta.
A perdere, comunque, è stata anche la proposta politica tout court: quasi il 40% degli aventi diritto non ha votato, un dato su cui sarebbe bene riflettere ma sul quale nessun politico si soffermerà laddove è stato proprio Zaccheo a dire che viviamo un’era di crisi della politica. Nel suo programma persino una scuola dell’amministrazione che formi le classi dirigenti politiche: un progetto ambizioso e che c’entra poco con le responsabilità a cui è chiamato un sindaco.
Per quanto riguarda i voti di lista, il primo partito a Latina è Fratelli d’Italia (14,98%) seguito da Lega (14,12%) e dalla lista di Zaccheo, Latina nel Cuore che ottiene un 9,77% collocandola sopra, seppur di un’incollatura (vediamo cosa diranno le ultime due sezioni di cui ancora non si conoscono i dati) Forza Italia ferma al 9,60%. Se dovesse vincere al ballottaggio, il risultato di Latina nel Cuore peserà negli equilibri di coalizione, ponendo Zaccheo in una posizione di maggiore forza rispetto ai partiti. Male le altre altre tre liste: fanalino di coda Cambiamo con Toti della volitiva Marinella Pacifico la quale, pur godendo di ottima stampa, si è fermata ad appena 654 preferenze in città.
Sconfitto a Roma, il segretario laziale della Lega Claudio Durigon, pur tra gravi gaffe e l’ombra di inchieste della magistratura, potrà far valere il risultato della Lega a Latina. Il partito di Salvini, nel capoluogo, tiene nonostante tutto.
Sul fronte Coletta, Latina Bene Comune è il primo partito della coalizione (12,37%) seguito da Partito Democratico (11,43%) e Per Latina Duemilatrentadue della capolista Simone Lepori che si ferma al 6,14%. Quest’ultima era la lista che ammiccava al mondo di centrodestra e che comunque ha ottenuto di più di una delle competitor di Coletta, Annalisa Muzio che si è fermata, con le sue due liste, al 5,09%.
Non bene Gianluca Bono (Movimento Cinque Stelle) e Antonio Bottoni appaiati al 3%. Male anche Nicoletta Zuliani che, a differenza di Carlo Calenda che a Roma. ha sbancato issandosi al primo posto come voti di lista, non è andata oltre il 3%.
Indietro gli altri tre candidati dell’area di sinistra: Ambrosetti, Mancino e Sciaudone non superano l’1%. Non puntavano al Consiglio Comunale ma a ribadire alcuni concetti base del loro operato politico. Il risultato era praticamente scontato.
In mattinata, la prima dichiarazione ufficiale di Zaccheo apparsa sui social, dopo il blackout di ieri che ha interessato Facebook, Whatsapp e Instagram tagliando le gambe alla comunicazione politica. “
“Grazie a tutti gli amici e ai volontari della nostra campagna elettorale, agli oltre 30mila cittadini che mi hanno votato, e a coloro che hanno preferito votare per i miei avversari, perché hanno comunque contribuito a rendere viva la democrazia di Latina. Purtroppo in tanti non hanno partecipato al voto, è un peccato, mi impegnerò a farli ricredere sull’importanza di una buona amministrazione. Siamo arrivati a un passo dalla vittoria al primo turno (49%). Gettiamoci a capofitto in questo secondo turno, trasformiamolo in una grande festa per la nostra città!Viva Latina!”.
Laconico ma determinato (con l’emoticon del cuore) il commento di Damiano Coletta: “Grazie Latina Andiamo a giocarci il ballottaggio!”. Il sindaco uscente, in giornata, ha aggiunto: “Desidero ringraziare gli oltre 21mila elettori che hanno scelto di sostenere il nostro secondo tempo #PerLatina. Adesso inizia la partita finale in cui mostreremo tutta la nostra forza e il nostro coraggio. Dall’altra parte hanno costruito una coalizione larghissima, mettendo insieme persone che si sono fatte la guerra per anni, con il solo scopo di fermare il cambiamento che stiamo portando avanti da 5 anni a Latina. Sono gli stessi che in passato hanno già causato due commissariamenti. Una coalizione che il giorno dopo le elezioni tornerà a farsi la guerra. Eppure non hanno vinto. Ci speravamo, erano in vantaggio 2-0 e invece alla fine del 90° abbiamo pareggiato. Ora ci sono i tempi supplementari e ce la giocheremo fino all’ultimo minuto, fino all’ultima goccia di sudore, convinti della nostra forza.Siamo cresciuti tantissimo rispetto a 5 anni fa, sia in termini assoluti che percentuali, perciò ora è fondamentale che tutti coloro che ci hanno sostenuto al primo turno tornino a votarci. Convinceremo gli altri, quelli che hanno già fatto una parte del percorso con noi, quelli che hanno votato il centrodestra ma non Zaccheo, quelli che si sono astenuti. Il mio appello è rivolto veramente a tutti, perché al ballottaggio non è in gioco il destino di Damiano Coletta ma il destino di Latina. Siamo di fronte a una scelta chiara: se portare la città nel futuro continuando a lavorare a una dimensione sempre più nazionale ed europea, che ci vede già attivi con progetti moderni e di sviluppo, oppure far ritornare i soliti comitati d’affari che l’hanno affossata nel recente passato. È una chiamata innanzitutto a difesa di Latina.Voglio ringraziare anche tutti gli altri competitor e i candidati consiglieri che hanno partecipato a queste elezioni. Quando si vota è sempre una bella prova di democrazia. PS: leggo che Zaccheo vuole fare un dibattito tv e non scappa più per paura di confrontarsi con me. Sono contento di poter avere finalmente un faccia a faccia con lui, vanno benissimo le tv nazionali e quelle locali, ma – compatibilmente con le regole anti-Covid – mi piacerebbe organizzare un confronto anche in piazza di fronte ai cittadini, perché tutti devono avere chiaro che stiamo di fronte a una scelta storica: il futuro e lo sviluppo sostenibile da una parte e le opacità del passato dall’altra“.
C’è, da ultimo, uno scenario da non sottovalutare, quello dell’anatra zoppa: nel caso in cui Coletta dovesse vincere il ballottaggio non scatterebbe il premio di maggioranza e l’eventuale primo cittadino dovrebbe trovare nuove alleanze in consiglio comunale. Si rivolgerà a Muzio e, dopo aver visto i calcoli col metodo D’Hondt che stabiliranno chi entrerà in assise, uno tra Bono (favorito) e Bottoni. Potrebbero non bastare: a questo punto, da settimane si fa strada una ipotesi. A venire in soccorso di Coletta, potrebbe essere il partito di Forza Italia, con Fazzone, o Giovanna Miele. Staremo a vedere.