Donne a Latina: “una marcia in più che serve nella società e in politica“. Elettra Ortu La Barbera (capolista LBC): “Valorizzazione del ruolo necessario. Nel nostro programma tanti punti per la questione femminile”. Mercoledì 22 incontro con l’assessora regionale Enrica Onorati
“Le donne rappresentano quella marcia in più, per la società e per la politica, che dovrebbe trovare più spazio e dovrebbe essere più valorizzata sia a livello nazionale che locale. Come segretaria di Latina Bene Comune e come candidata capolista LBC – sostiene in una nota Elettra Ortu La Barbera – ho messo tutto l’impegno, nella stesura del programma, perché questo tema avesse un peso adeguato. Non c’è stato bisogno di insistere: il sindaco Damiano Coletta e il movimento di LBC da sempre valorizzano le donne in tutti gli ambiti: ne sono la prova la grande presenza femminile in giunta e in consiglio comunale, così come oggi la coalizione ha dato a donne il primo posto in tutte le quattro liste che sostengono la ricandidatura del sindaco. E non si tratta di “quote rosa”, ma di un segnale politico molto forte e determinato.
A Latina nessuna amministrazione aveva mai dedicato questa attenzione alle donne, sia nelle scelte dei ruoli apicali che nella rappresentatività, ma anche nel rivoluzionare le politiche sociali, di aumentare le classi a tempo pieno, di implementare il percorso 0-6 anni, di aprire lo sportello per il microcredito e di approvare il bilancio di genere e la riduzione della tassa sui prodotti igienici femminili nelle farmacie comunali.
Nei giorni scorsi, durante la campagna elettorale, ho incontrato molte donne e ragazze e tutte sono rimaste entusiaste nel constatare che la considerazione dei temi legati alla questione femminile è reale e non un interessamento di facciata che si chiuderà insieme alle urne.
Tanto abbiamo già fatto ma lunga è ancora la strada da percorrere, perché il divario di genere è un tema che sarà fondamentale nei prossimi anni proprio per la ripresa delle città e dei territori. Ce lo dice l’Europa, mentre i dati del nostro Paese ci vedono come fanalino di coda per occupazione femminile, in vetta per tasso di disoccupazione e per lavoro non retribuito. In questo quadro Latina paga decenni di assenza di politiche di sostegno alle donne: l’amministrazione comunale e LBC se ne sono accorte e si sono già fatte carico di questo problema, cercando soluzioni che possano sollevare almeno la questione locale, quella più vicina a noi e che ci riguarda da vicino. Quando la crisi del Covid ha aggravato la situazione – si stima che su 400.000 posti di lavoro persi in Italia, il 98% sia stato di donne – si è reso ancora più evidente quel che già sapevamo: bisogna intervenire sulla rete che circonda le donne: investire nelle infrastrutture della cura aumenterebbe l’occupazione femminile del 2,4% con un 85% dei posti di lavoro per le donne, visto che la maggior parte di loro sono impegnate proprio nelle occupazioni legate ai servizi, come ha rilevato uno studio del Woman’s Budget Group.
E ancora: le donne non lavorano perché hanno reti sociali fragili e perché le loro occupazioni spesso sono precarie, atipiche: rinforzare le reti sociali con l’aumento dei posti negli asili nido, del tempo pieno e dell’assistenza agli anziani e ai soggetti fragili significa “liberare” il loro tempo e permettere loro di lavorare, acquisire competenze digitali e innovative che possano renderle competitive e presentare loro nuove prospettive occupazionali.
Una amministrazione che guarda con un’ottica di equità fa scelte come il bilancio di genere, indirizza le azioni amministrative basandosi sui dati di genere e guarda con una lente dove è necessario intervenire.
Anche la formazione rappresenta uno strumento potente per il gender gap: l’apertura di una nuova facoltà come Chimica e tecnologie farmaceutiche, favorita dall’amministrazione Coletta, è orientata alle competenze scientifiche – le cosiddette STEM – che dalle ragazze sono scelte in misura minore e relegano le donne ad alcuni tipi di professioni: un fenomeno che si chiama segregazione orizzontale, in cui noi vogliamo fare breccia. La Regione Lazio è la prima regione ad aver approvato la legge sulla parità salariale a Maggio 2021, che fornisce gli strumenti per diminuire il gender gap e il divario salariale e che favorisce le imprese che applicano politiche di genere (il gender procurement).
Le pari opportunità non sono parole da tirare fuori dal cilindro elettorale: si costruiscono con politiche che guardano con consapevolezza la realtà in cui viviamo. È quello che vogliamo fare noi, ed è un tema a me molto caro come candidata, segretaria politica del movimento e capolista di Latina Bene Comune, è lavorare per aiutare le donne ad avere pari opportunità.
Il Comune può essere “la casa delle donne” dove si trovano risposte e dove l’amministrazione diventa facilitatrice per l’accesso alle informazioni e mette in connessione con il mondo produttivo e della formazione.
La ripresa economica della nostra città non può non tenere conto delle donne e delle opportunità date dal recovery fund, ma c’è bisogno di chi lo sappia vedere con sensibilità e competenza.
Ne parleremo mercoledì 22 settembre alle 17:00 presso la sede del comitato elettorale per Damiano Coletta sindaco, in Via Cattaneo 5 a Latina, con l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Enrica Onorati nel corso dell’incontro “Mind the gap: Latina per le donne e con le donne”. Saranno presenti anche il candidato sindaco Damiano Coletta e l’assessora alle Pari Opportunità del Comune di Latina, Patrizia Ciccarelli. L’incontro sarà moderato dall’assessore alla Pubblica Istruzione Gianmarco Proietti, candidato LBC”.