Minturno, inquinamento Rio Recillo. Confconsumatori: “Le amministrazioni pubbliche non hanno fatto nulla per due anni”
Nei giorni scorsi l’associazione Legambiente Sud Pontino, per il tramite del suo rappresentate locale dott. Eduardo Zonfrillo, ha reso noti i risultati delle analisi effettuate sul Rio Recillo nel territorio del Comune di Minturno.
“Tali risultati – spiega in una nota Confconsumatori – hanno, ancora una volta, confermato il grave stato di inquinamento del corso d’acqua. In particolare “nei prelievi è stata rilevata una forte e diffusa incidenza di questi batteri (ndr. Escherichia Coli e Enterococchi) presenti in grande quantità nelle feci di uomini oltre che di animali a sangue caldo. I risultati sono stati coerenti per tutto il corso, e anche per un affluente che decorre lungo via Monte D’Ercole e depongono per un forte inquinamento da contaminazione antropica come confermerebbero altri controlli effettuati nei giorni scorsi nelle acque dolci in prossimità della foce, trapelati anche sulla stampa, in linea con quanto accertato da Goletta Verde e dai nostri campionamenti”.
L’Associazione Pendolari Stazione Minturno Scauri e la Confconsumatori Latina intendono ritornare nuovamente sull’argomento è vogliono con forza sottolineare che tale problematica del Rio Recillo perdura da anni e sistematicamente ad ogni estate viene nuovamente fuori a seguito delle analisi dell’ARPA o di associazioni ambientaliste, confermando sempre i medesimi risultati, a riprova che negli anni chi dovrebbe essere preposto alla risoluzione del problema nulla fa o se fa pone in essere attività non idonee a risolverlo definitivamente.
Siamo ancora più costernati da quando emerso dalle dette analisi anche alla luce del fatto che nell’agosto del 2019 (ben due anni fa) facendo seguito a specifiche dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco del Comune di Minturno Giuseppe Sardelli, in merito ad un presunto sversamento di liquami fognari che da anni si riverserebbe nel rio Recillo e quindi nello specchio di mare antistante, chiedevamo con forza alle autorità preposte di verificare quanto esternato dall’ex amministratore e quindi porre in essere i dovuti rimedi.
In quella occasione abbiamo ufficialmente, con pec del 12/08/2019, richiesto al sindaco Gerardo Stefanelli, all’assessore all’ambiente Pietro Nicandro D’Acunto, alla società Acqualatina, alla STO – Segreteria Tecnica Operativa, al Presidente della Provincia di Latina n.q. di Presidente ATO 5 e infine anche al Prefetto di Latina p.t., di intervenire prontamente a tutela della salute pubblica.
Orbene dobbiamo, purtroppo, prendere atto – ribadiscono Francesco Valerio Associazione Pendolari e Franco Conte Confconsumatori Latina – che in due anni nulla è stato fatto, che si è lasciato che un problema di salute pubblica e di inquinamento continuasse indisturbato senza sosta.
Successivamente sappiamo che la delega alle acque fu passata all’ing. Roberto Rotasso, ma ciò nonostante possiamo dire che nessuna delle autorità a cui abbiamo scritto ha ritenuto meritevole di attenzione la salute dei cittadini non fornendo alcun riscontro e a questo punto, alla luce delle nuove analisi, non avendo fatto nulla in due anni.
Pensiamo – conclude la nota – che in due anni il problema poteva essere risolto ma come sempre la salute dei cittadini non è davvero importante, ragion per cui valuteremo anche un possibile esposto in Procura”.