Oltre una tonnellata e mezza di marijuana, sia grezza che lavorata, è stata sequestrata dalla Polizia e dalle Guardia di Finanza di Napoli, in una operazione congiunta compiuta la sera di mercoledì 25 agosto a Cisterna di Latina
La droga per un totale di 1675 chilogrammi era stata disposta in parte a bordo di un Tir parcheggiato in un capannone industriale utilizzato per il carico e lo scarico da una ditta di autotrasporto. Un’altra parte era collocata in sacchetti della nettezza urbana.
Ad essere arrestato un dipendente della impresa di autotrasporto, Marco Panetta , 48 anni.
L’uomo – si legge in una nota – è pregiudicato ed è originario di Rosarno in provincia di Reggio Calabria. L’accusa contestata nei suoi confronti è di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione che ha portato all’arresto è frutto di una più ampia indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Le verifiche sono state condotte con il supporto del Servizio Centrale Operativo e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza. Gli inquirenti indagano per contrastare il traffico internazionale di stupefacenti.
Gli investigatori hanno individuato un capannone industriale, utilizzato anche per il carico e scarico di tir e autotreni, come possibile luogo di stoccaggio di ingenti quantità di stupefacente. Arrivati al capannone e rintracciato il titolare dell’impianto, i poliziotti e i finanzieri hanno proceduto alla perquisizione del sito e di un tir parcheggiato all’interno, riconducibile a una ditta di autotrasporti per la quale lavora lo stesso Marco Panetta.
La perquisizione si è conclusa con la scoperta di 1.675 chilogrammi di marijuana. La sostanza è stata trovata sia in numerosi sacchi di plastica nascosti dietro alcuni bancali di merce, sia all’interno del vano di carico del tir, già pronta per essere trasferita.
Per una vicenda simile, Panetta era già stato arrestato nel 2013 e poi lasciato libero, in Francia, quando venne fermato a bordo di un tir al cui interno erano occultati 330 chili di cocaina. Droga collegata all’organizzazione messa in piedi da uno narcotrafficanti più conosciuti al mondo, Robert Dawes, inglese 51enne di Nottinghamshire (Regno Unito).
Stamani, Panetta, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, si è avvalso della facoltà di non rispondere.