Interventi di sanificazione ambientale nel Comune di Fondi, la denuncia delle associazione ambientaliste: “Utilizzati pesticidi, pratica molto pericolosa”
È un esposto ben dettagliato quello con cui le associazioni Fare Verde Fondi (Presidente Andrea Patriarca), ISDE Latina (Pasquale Milo), Italia Nostra Sezione Fondi e Monti Aurunci (Marialuisa Fiore), Legambiente Fondi-Monte San Biagio LDB (Paola Marcoccia), WWF Litorale Laziale (Vice-Presidente Franca Maragoni), Fondi Plastic Free (Tina Di Fazio), portano a conoscenza di una pratica piuttosto discutibile con cui il Comune di Fondi ha compiuto gli interventi di sanificazione sulle spiagge libere, ed aree limitrofe, di alcune località del territorio.
L’esposto inviato ai vertici del Comune di Fondi, a cominciare dal Sindaco Beniamino Maschietta, e a Presidente del Parco regionale Riviera d’Ulisse, oltreché a Carabinieri Forestali di Latina e Fondi e all’Ufficio Cicondariale Marittimo di Gaeta, trova la convergenza della associazioni ambientaliste.
I referenti locali delle suddette associazioni – scrivono nell’esposto – sono venuti a conoscenza, tramite informazione locale e una determina del 30 luglio del settore Lavori Pubblici e Ambiente del Comune di Fondi, della sanificazione dell’area tra le spiagge libere comprese tra le località denominate Torre Canneto e Lago Lungo, gli accessi pubblici alle sopracitate spiagge, i parcheggi e le aree di sosta e di assembramento, compreso le aree adibite alla raccolta dei rifiuti.
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“Abbiamo anche avuto conferma – continua l’esposto – dopo una richiesta ufficiale fatta all’ente, che il prodotto utilizzato è il CIPERTRIN T, sostanza molto complessa dal punto di vista chimico classificata come insetticida e quindi utilizzato contro gli insetti che comunemente vengono considerati infestanti. La pratica della sanificazione è in uso da qualche anno per 2 motivi: il primo è la presunta necessità di liberare gli ambienti (indoor e outdoor) da animali infestanti di varia natura, insetti soprattutto; il secondo motivo, aggiuntosi ultimamente è evitare la contaminazione degli stessi ambienti dal Covid- 19, un virus”.
“Il dato preoccupante – spiegano – è che per queste pratiche vengono utilizzati prodotti, estremamente pericolosi per l’ambiente e la salute umana, denominati genericamente “Pesticidi” dalla comunità scientifica internazionale e comprendenti sostanze con vario effetto, dagli insetticidi o fungicidi ai diserbanti; tutti questi prodotti sono al centro di un acceso dibattito nella comunità scientifica internazionale ed europea che sembra non facciano breccia nell’interesse di chi dovrebbe occuparsi di salute pubblica. Basta scaricare dalla rete la scheda tecnica e scorrerla; anche senza grandi conoscenze di chimica o medicina si può capire quanto sia pericolosa la pratica messa in atto dall’amministrazione di Fondi, pratica sulla quale già l’ISS Veneto ed esperti come Gaetano Settimo e altre istituzioni si sono espresse in modo critico sottolineandone l’inutilità e la pericolosità”.
“I componenti sono Nafta solvente aromatica pesante (>50%) Cipermetrina (2,5%) e il 10% di un etere. Studi diretti sull’uomo non ce ne sono, anzi mancano molti dati nella scheda, ma per esperienza si sa che queste sostanze sono sicuramente cancerogene. È espressamente raccomandato di non disperdere il prodotto nell’ambiente, e fino a prova contraria la spiaggia e tutto il resto sono ambiente. Per quanto riguarda le informazioni tossicologiche – aggiungono – si riportano quelle relative ai prodotti separati, e valutati su topi, ma è patrimonio comune della letteratura scientifica internazionale che le sostanze, miscelate insieme, hanno spesso effetti amplificati (effetto cocktail). Mancano dalla scheda tecnica, come si diceva, molti dati importanti come la persistenza nell’ambiente, la degradabilità e il potenziale di bioaccumulo”.
Questa la sintesi presente sulla scheda stessa:
H304 Può essere letale in caso di ingestione e di penetrazione nelle vie respiratorie. H336 Può provocare sonnolenza o vertigini.
H411 Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H335 Può irritare le vie respiratorie.
H400 Molto tossico per gli organismi acquatici.
H410 Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata. H302 Nocivo se ingerito.
H332 Nocivo se inalato.
H319 Provoca grave irritazione oculare.
H315 Provoca irritazione cutanea.
H318 Provoca gravi lesioni oculari.
“Nonostante le nostre pubbliche rimostranze l’ente ha preferito continuare questa pratica, realizzando un secondo intervento di sanificazione a distanza di pochi giorni, come confermato da determina del 13 agosto. Tra l’altro vogliamo sottolineare anche che utilizzando il CIPERTRIN T non si pratica una sanificazione Covid, bensì una disinfestazione verso gli insetti, che è altra cosa. La sanificazione o disinfezione è verso batteri e virus e possono essere utilizzati prodotti a base di cloro (candeggina) che è sempre dannoso ma non è un pesticida, e costa molto meno”.
Secondo le associazioni “i danni derivanti dall’utilizzo di queste sostanze sono ambientali: falde idriche raggiunte dal percolato, il mare ne risulta inquinato e naturalmente tutta quella varietà di insetti e piccoli invertebrati innocui che vivono sulla e nella sabbia sono completamente eliminati; per le piante e gli animali che vivono in prossimità delle altre aree interessate il discorso è identico. Grande preoccupazione desta anche l’effetto probabile su bambini e adulti che potrebbero venire a contatto con queste sostanze giocando con la sabbia, e si sa spesso i bambini la sabbia la mettono in bocca, e se non direttamente la sabbia tutti gli oggetti o gli indumenti che vengono a contatto con essa in teoria anche 5 minuti dopo l’erogazione”.
Ecco perché, a conclusione della denuncia, le associazioni chiedono all’amministrazione e agli organi competenti che “vengano valutate attentamente tutte le variabili dell’intervento e l’operato del settore interessato, allo scopo di calcolare la portata del danno e vietare in futuro queste pratiche. A titolo esemplificativo si ricorda l’episodio della scuola di Sabaudia sanificato (!) con Clorpirifos e il grave caso di intossicazione che ne è seguito“.