Aepi Lazio: “La nascita del Consorzio unico regionale rappresenta un punto di svolta nella gestione dei processi di programmazione e sviluppo delle politiche economiche e produttive del Lazio“
“Uno strumento giusto al passo con l’accelerazione impressa all’economia dalla necessità di risollevarsi dopo la profonda crisi post pandemia. I Consorzi industriali esistenti hanno da sempre mostrato i limiti di una visione circoscritta ai contesti territoriali su cui operavano, senza coordinamento e interazione gli uni con gli altri”. A dichiararlo, in una nota, Rita Palombi e Davide Basilicata rispettivamente Coordinatore e Vice Coordinatore Aepi Lazio.
“Troppo spesso sono stati più luogo di mera rappresentanza territoriale che reale strumento di programmazione e sviluppo economico per le province del Lazio. Oggi con la costituzione di un unico soggetto dotato di capacità economica autonoma, la nostra Regione si dota di uno strumento capace di programmazione economica e sviluppo produttivo, in cui le singole province avranno la giusta rappresentanza territoriale ma senza restarne prigioniere”.
“Siamo convinti che un rinnovato impulso alla crescita del sistema
produttivo ed industriale laziale sia un ottimo volano per la galassia di micro e piccole imprese che rappresentano l’essenza della nostra economia. Bene anche lo stanziamento iniziale di 50 milioni di euro da parte della Regione Lazio, a cui si aggiungono i 135 milioni, di cui ben 113 per il Lazio, stanziati dall’ultimo Decreto Ristori. Risorse che serviranno a rendere più moderno, funzionale e interconnesso il Consorzio, investendo su infrastrutture fisiche ma soprattutto digitali per creare quella struttura necessaria affinché le imprese del Lazio possano competere in Italia e all’estero. Altro tema che dovrà impegnare il nuovo Consorzio unico regionale sarà quello degli ITS, istituti altamente specializzati indispensabili per la formazione dei giovani, tassello cruciale nella catena tra istruzione e lavoro. Il Pnrr stanzia 1,5 miliardi di euro per gli ITS, il Lazio – conclude la nota – deve farsi trovare pronto e avviare subito le procedure per attivarli e renderli funzionali. Segnali importanti di come questo nuovo percorso posi su basi concrete e non su mere operazioni di facciata”.