La Uiltucs Latina ha comunicato a Pam Panorama, nell’incontro avvenuto e terminato oggi 24 luglio, di non avere il mandato dei lavoratori alla sottoscrizione della proposta di accordo sostenuta dall’azienda
“Abbiamo durante il confronto esposto le criticità di quanto annunciato nel Piano Sociale e invitato da giorni la Società per Azioni a impegnarsi con un piano concreto, che risponda alle difficoltà dei tanti lavoratori, i quali inevitabilmente subiranno la chiusura dell’Ipermercato di Latina per cause aziendali.
Per la Uiltucs Latina, la proposta non risponde agli impegni assunti dal Gruppo nella giornata di sciopero dello scorso 9 luglio. Una manifestazione nella quale i lavoratori con sacrificio e determinazione hanno dimostrato le vere difficoltà e il disagio che Panorama sta causando loro.
Ad oggi, la proposta per la fuoriuscita volontaria si limita a un budget/somma per una parte di lavoratori e non per l’intera forza lavoro. Raggiunto il numero di 20 (equivalenti full/time), per gli altri che non avranno tempo di decidere nell’ambito familiare non ci sarà l’incentivo all’esodo. Sosteniamo come Uiltucs Latina che le somme messe a disposizione e limitate per pochi non esprimono risposte a tutti i lavoratori che valuterebbero la fuoriuscita.
Panorama Latina sull’impegno della ricollocazione mette a disposizione trasferimenti solo al Nord/Italia. Sosteniamo come Uiltucs Latina che una Società per Azioni ancora presente nel territorio pontino (Formia) e nell’ambito regionale dovrebbe ricollocare più lavoratori possibili nel Lazio. La risposta, oggi, alla nostra richiesta di trasferimento e possibilità nel Lazio è stata nuovamente non esaustiva: la Direzione ha dichiarato che non è possibile ricollocare nessun lavoratore nel Lazio.
Noi crediamo come avvenuto in altre aziende che Panorama, vista la decisione di chiudere a Latina, non dovrebbe eccepire le ricollocazioni nel Lazio sostenendo ed affermando che i siti nel Lazio non possono ricevere lavoratori di Latina perché hanno “produttività già bassa”, attenzione al profitto e non ricollocazione, in sintesi le possibilità sono al Nord Italia dove hanno bisogno di manodopera. Il problema Latina sulla ricollocazione non può essere affrontato nei negozi del Lazio perché non vi è posto rispetto alla produttività, dichiara Panorama. Noi rispondiamo come categoria e continuiamo a chiedere alla direzione “di quale Piano Sociale si parla se la ricollocazione è prevista solo al nord Italia”?
Altro elemento importante che riteniamo indispensabile, che la Direzione ha eccepito, sono i tempi di scelta, per noi troppo immediati e tempestivi, i lavoratori e le famiglie che dopo 30 anni di lavoro debbono avere il giusto tempo per scegliere, condividere il loro futuro, oggi purtroppo cancellato a causa di Panorama che ha inviato disdetta del contratto di fitto, circa un anno fa alla proprietà del centro. Oggi assistiamo a una fuga di Panorama senza un Piano/Sociale che non risponde ai lavoratori e lavoratrici. Panorama continua a dire che la chiusura non era programmata e di conseguenza non ha destinato somme e ricollocazioni, nel contempo scappa proponendo un piano che possiamo chiamarlo aziendale e poco di sociale, attento al profitto e senza la ricollocazione di un solo lavoratore nel Lazio.
La Uiltucs Latina invita lunedì 26 al referendum per esprimere il proprio consenso alla proposta Aziendale che non ha nulla di piano sociale”.