CISTERNA, OK ALL’IMPIANTO COMPOST VICINO ALLA NALCO: 82MILA TONNELLATE DI RIFIUTI ALL’ANNO

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Impianto di produzione di biometano e compost da FORSU all’interno dell’agglomerato industriale di Cisterna di Latina, via libera della Regione Lazio

L’impianto, proposto dalla società Rifuture srl che ha presentato istanza di Via (valutazione impatto ambientale) il 17 luglio 2020, sorgerà in via Gennaro del Prete dopo che la Regione Lazio si è pronunciata sulla valutazione d’impatto ambientale, dando il lasciapassare al provvedimento autorizzatorio.

Si tratta, per quanto riguarda l’area del nord pontino, dell’ennesimo impianto a biometano e compost da Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano in un’area che dista a circa trecento metro dalla Nalco, la storica azienda di Cisterna recentemente acquistata dalla Plasta Rei che riconvertirà lo stabilimento in produzione di bio-plastiche.

Secondo le risultanze dell’istruttoria tecnico-amministrativa e dei diversi pareri pervenuti dai vari Enti chiamati in ballo, in una apposita conferenza dei servizi che si è conclusa il 26 maggio scorso, il progetto esaminato dovrà essere realizzato entro cinque anni a partire dal 19 luglio, giorno in cui è stata pubblicata la determina firmata dal Dirigente Vito Consoli della Direzione Capitale Naturale, Parchi e Aree Protette di Regione Lazio.

L’istruttoria tecnica ha tenuto conto della documentazione presentata dal tecnico incaricato per la redazione dello Studio di Impatto Ambientale Fabrizio Purchiaroni, iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Viterbo, attuale consigliere comunale ed ex assessore nel medesimo Comune di Viterbo (deleghe alla Cultura e al Verde), carica dalla quale si dimise ormai più di dieci anni fa per via dell’inchiesta “Genio e Sregolatezza” su un giro di corruzione, varianti e appalti. Un maxi procedimento finito praticamente in un nulla di fatto.

Ad ogni modo, il progetto a Cisterna prevede un sistema impiantistico costituito da due linee di trattamento diverse: una per la produzione di biometano, una per la produzione di compost entrambe da trattamento FORSU.

L’impianto – come si legge nell’allegato alla determina firmata dal Dirigente Vito Consoli – è ricompreso fra le aree soggette a danno reversibile di alcuni incidenti in talune condizioni atmosferiche per la vicinanza, come detto, allo stabilimento industriale della ex Nalco.

Sono previste, per l’impianto in Via Del Prete, una prima sezione di digestione anaerobica per la produzione di biogas e la sua successiva pastorizzazione e purificazione per ottenere biometano da immettere nella rete del gas naturale e una seconda sezione destinata alla stabilizzazione aerobica dei rifiuti per la produzione di ammendante compostato misto.

Il complesso della struttura, che occuperà una superficie di 59.713 mq, sarà alimentata da 82.000 tonnellate all’anno di FORSU (60mila tonnellate) e strutturante ligno cellulosico (22mila tonnellate di scarti di potature del verde pubblico e privato, residui ligneo-cellulosici) utilizzati come materia prima, e reperiti nel bacino locale della Provincia di Latina e della Regione Lazio.

Tra gli altri pareri favorevoli espressi (quelli di Regione e Provincia sono positivi, l’uno con con prescrizioni l’altro con condizioni), l’impianto ha ottenuto, in sede di conferenza dei servizi, il via libera anche dal Comune di Cisterna che ha attestato peraltro l’assenza di usi civici.

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