RIPASCIMENTO A LATINA E SABAUDIA: L’ALLARME DELLA FEDERAZIONE PRO NATURA APS

La Federazione Nazionale Pro Natura Aps scrive alla Regione Lazio per il ripascimento sulle coste di Sabaudia e Latina

LA NOTA – La Federazione Nazionale Pro Natura A.P.S. è un’Associazione riconosciuta dal Ministero per l’Ambiente costituita da circa un centinaio di organizzazioni a livello locale per conservazione degli ambienti naturali, con particolare attenzione verso le aree protette. Tra le strutture che fanno parte della Federazione Nazionale Pro Natura vi é l’Associazione Sempre Verde di Latina.

Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori relativi agli ambienti di spiaggia del Comune di Latina e alle unità fisiografiche adiacenti, avvenuti e in via di progettazione, inoltriamo la richiesta di avere maggiori informazioni sulle cautele adottate per quel che concerne i siti in prossimità delle aree protette sopracitate, oltre a quelle previste per la porzione di litorale inserita nel Parco Nazionale del Circeo. Sul metodo invece, siamo a significare, ove ce ne fosse bisogno, la nostra completa contrarietà alla istituzionalizzazione della prassi emergenziale fin qui impiegata.

Elenchiamo di seguito alcuni elementi di preoccupazione sul quali vorremmo attirare la Vostra attenzione:
1) La reiterazione dell’attività emergenziale favorisce l’erosione di un sistema non più protetto da barre e non permette la programmazione di una corretta gestione dell’arenile. Per nostra conoscenza, questa attività dovrebbe essere di competenza regionale. Vorremmo ricevere un Vostro chiarimento nel merito.

I Comuni di Latina e di Sabaudia si affacciano su un tratto di costa che, sebbene sia caratterizzato lungo io sua falcata da diverse peculiarità, è da considerarsi funzionalmente come un unico sito all’interno del quale possono essere svolte, con ciclicità stagionali, attività di movimentazione dei sedimenti per la protezione, conservazione e valorizzazione dei tratti di costa maggiormente colpiti da processi erosivi •

La DGR74/2019 (Programma degli interventi) stanzia 1,1 milioni per il protocollo Latina Sabaudia, nella quale si incardinano anche altri finanziamenti come 5,5 milioni con finanziamento CIPE.

Nella Determina G068625 del 25.5.2019, è esplicitato che l’istanza pervenuta dal Comune di Latina era per finanziare prelievi da Foce Canale Mascarello e Foce del Duca.

2) Sulla base della determina G068625, chiediamo che la Regione Lazio espliciti le prescrizioni di legge a cui fa riferimento nel vincolare iI Comune di Latina ad intervenire con questi limitati finanziamenti (191.000 euro del 2019 e 158.000 euro del 2021), operando solo ed esclusivamente iI prelievo dalla barra sommersa.

3) Sulla base della OGR Lazio n 88 del 20/02/2018 riteniamo che le operazioni di cui sopra non siano congrue a quanto prescritto nella direttiva. Temiamo inoltre che l’effetto delle operazioni effettuate sino ad ora, e che potrebbero essere rifinanziate negli anni a venire, possano avere come maggiore effetto quello di accelerare l’erosione costiera piuttosto che prevenirla.

Riteniamo altresì che le operazioni emergenziali che prevedono Io spostamento della barra sommersa possano compromettere la salute e la sopravvivenza di habitat di numerose specie. Infine, consideriamo che le problematiche esposte abbiano una rilevanza più generale, in quanto dinamiche simili si sono determinate anche in molti altri siti di diverse regioni del territorio nazionale e sono state, anche qui, oggetto di successivi approfondimenti.


Articolo precedente

A CORI IL PROGETTO ARTISTICO IRENAISSANCE

Articolo successivo

COVID: NESSUN CASO E RICOVERO NELLA PROVINCIA DI LATINA. UN DECESSO AD APRILIA

Ultime da Cronaca