PREMIATO IL POLIZIOTTO DI LATINA CHE AIUTÒ I RIFUGIATI DEL CAMPO PROFUGHI

Questa mattina, a Roma, presso la sede dell’Ambasciata, l’Ambasciatore della Repubblica di Polonia Anna Maria Anders ha consegnato la Croce di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Polonia all’Ispettore Superiore in quiescenza della Questura di Latina Giuseppe Mura, che nella seconda metà degli anni 80 era il Responsabile del Posto di Polizia all’interno del Centro assistenza profughi stranieri “Roberto Rossi Longhi”

Come noto, il Campo profughi di Latina fu uno dei più grandi Centri di accoglienza e smistamento di profughi e rifugiati in Italia, operativo tra il 1957 e il 1991. Durante gli oltre trent’anni di attività (dalla rivoluzione ungherese alla caduta del muro di Berlino) vi transitarono oltre 80.000 rifugiati dell’est Europa, provenienti in maggioranza da Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Polonia, Romania e Ungheria.

L’onorificenza è stata conferita dal Presidente della Polonia Andrzej Duda all’Ispettore Mura per l’assistenza che offrì ai profughi polacchi proprio negli anni 80′ nel campo di Latina.

Accompagnato dal Questore di Latina Michele Spina, Mura ha potuto così rincontrare un ospite del Campo profughi diventato in quegli anni suo amico, vale a dire l’attuale Console Onorario della Repubblica di Kirghizistan Janusz Krzywoszyński.

La cerimonia è stata toccante e commovente: tanti i ricordi di quel periodo trascorso a Latina, come quando il Console Onorario ha raccontato di Giuseppe Mura che, insieme con i suoi colleghi e con la moglie Paola, si dava da fare per aiutare le persone più in difficoltà, tra cui le donne incinte ed i bambini del campo, mettendo persino a disposizione casa sua per permettere ai profughi di fare una doccia calda.

Dopo i ringraziamenti dell’Ambasciatore per l’umanità dimostrata da Giuseppe Mura e dalla Polizia di Stato nei confronti dei profughi polacchi, è intervenuto anche il Questore Spina, il quale ha voluto sottolineare come l’operato di Mura valga quale esempio per i poliziotti in servizio: fare il proprio lavoro con passione, fermezza e umanità, dalla parte dei cittadini e dei più deboli.

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