Concorsopoli Asl: è stato ascoltato in Procura, a Latina, l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato
D’Amato, come riporta LazioTv, si è recato oggi in Via Ezio per essere ascoltato dai magistrati Lasperanza e De Luca che hanno coordinato le indagini della Squadra Mobile e della Guardia di Finanza di Latina.
Sin dalla mattina degli arresti del Presidente e del Segretario delle due Commissioni dei concorsi Asl falsati, Claudio Rainone e Mario Esposito, D’Amato aveva dichiarato che la Regione Lazio si sarebbe costituita parte civile.
“Desidero ringraziare la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza di Latina e la Magistratura per le importanti operazioni che stanno svolgendo sulle ipotesi di procedure concorsuali inquinate – disse D’Amato in una nota diffusa agli organi d’informazione – Bene ha fatto il Direttore Generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli, ben prima degli arresti odierni, a revocare in accordo con la Direzione regionale Salute il bando concorsuale e allontanare il dirigente dalla Direzione amministrativa che ha gestito il concorso. Su queste questioni non guardiamo in faccia a nessuno e la trasparenza e le legittimità devono essere elementi essenziali. Annuncio sin da ora che si dovranno adottare tutti gli atti consequenziali nei confronti dei dipendenti della Asl e che, se le contestazioni verranno confermate, ci costituiremo parte civile per risarcire un danno di immagine subito dal Servizio sanitario regionale”.
D’Amato, imbeccato da Lazio Tv fuori dalla Procura mentre entrava negli uffici, non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione.
Ascoltare l’Assessore che sin da subito si è mostrato dalla parte degli inquirenti può voler dire che organi investigativi e Procura si stanno concentrando sul livello superiore inerente alla politica. Nessun, sin da subito, ha creduto che Rainone potesse telefonare ai candidati al concorso per sua volontà.