EX SOMAL, COVID, ZONA ROSSA E SUMAN: TUTTI I DUBBI IN UN’INTERROGAZIONE COMUNALE

Cittadini indiani in attesa del tampone molecolare
Cittadini indiani in attesa del tampone molecolare

Ex Somal a Sabaudia: i problemi igienico-sanitari e il Covid al Residence Bella Farnia Mare tornano in una interrogazione comunale

È un resoconto delle ultime settimane l’interrogazione presentata dal consigliere d’opposizione Massimo Celebrin che, prima di entrare nel merito, chiede che le risposte alle sue domande vengano date in Consiglio Comunale e non dal Sindaco, considerato che le altre interrogazioni inviate a Giada Gervasi, dopo la sua uscita dalla maggioranza, sono state ignorate.

Secondo Celebrin, che mette in rassegna le ultime vicende sulla situazione di degrado generale dell’Ex Somal di Bella Farnia e soprattutto sul Covid che ha trasformato l’area in zona rossa, da ringraziare ci sono solo la Croce Azzurra di Sabaudia e la cooperativa sociale Ninfea le quali, durante gli screening di massa rivolti alla comunità indiana, sono intervenuti per il trasferimento dei positivi nei due immobili – la casa domotica e l’ex asilo sulla Migliara 51 – oltreché ad adoperarsi, in particolare la succitata Ninfea, per la collaborazione con il mediatore culturale, il volantino in lingua Punjab e altre attività svolte con la comunità indiana.

Per l’amministrazione Gervasi, invece, nessun ringraziamento da parte di Celebrin, piuttosto critiche sulla gestione pandemica a Bella Farnia e domande su eventuali negligenze soprattutto in riferimento alla denuncia pubblica della donna indiana Suman Kaur Loi che sostiene di aver sollevato situazioni di promiscuità tra malati Covid, e non, al Sindaco Gervasi e di non aver ricevuto alcuna risposta.

Ma Celebrin parte dallo stato annoso di degrado dell’Ex Somal, citando l’interrogazione con risposta scritta, mai evasa, presentata dal Consigliere Comunale Enzo Di Capua (Lega) che, il 26 ottobre 2019, chiedeva in merito ai problemi igienico-sanitari riscontrati all’interno del Residence Bella Farnia Mare.

A preoccupare di più, però, resta il Covid nella zona rossa di Bella Farnia, proprio ieri prorogata dalla Regione Lazio per altri sette giorni, considerati i contagi e la tanto temuta variante indiana riscontrata in un cittadino durante gli screening del 29 aprile 2021.

Celebrin chiede, quindi, pretendendo risposta in Consiglio Comunale, quali azioni abbia messo in campo l’Amministrazione a seguito dell’interrogazione del Consigliere Di Capua e in ragione del sopralluogo congiunto con la Polizia Locale, insieme al consigliere della maggioranza Immacolata Iorio, presso l’ex Somal.

E ancora, quali e che tipo di misure preventive anti CoViD siano state deliberate dalla Giunta sul territorio comunale, rispetto anche alle persone anziane e ai disabili.

Soprattutto, Celebrin vuole sapere se la denuncia pubblica della donna indiana Suman Kaur Loi abbia avuto un seguito, così come sarebbe opportuno, per il consigliere comunale, conoscere quanti sono i cittadini indiani positivi al Covid 19 fuori il Residence Bella Farnia prima che quest’ultimo fosse decretato tramite Ordinanza regionale “zona rossa”. E quanti esattamente sono risultati positivi nei due screening effettuati a fine aprile e il 6 maggio. Numeri che a Celebrin e a qualche altro cittadino di Bella Farnia, pur essendo stati comunicati dagli organi competenti, evidentemente non tornano

Infine – conclude l’interrogazione di Celebrin – quali aiuti, anche dal punto di vista sociale e di sussistenza con beni di prima necessità, siano stati attivati all’interno del Residence per le famiglie messe in quarantena.

Prossimo round in consiglio comunale.

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