Nuove polemiche di Tribunale: il Commissario straordinario dell’Ordine degli Avvocati di Latina Giacomo Mignano ha scritto una lettera piccata nei confronti di un’addetta alla Cancelleria. La missiva è stata indirizzata al Presidente del Tribunale di Latina Caterina Charavalloti
Mignano denuncia l’ennesima colluttazione verbale che avrebbe avuto luogo tra un avvocato del Foro di Latina e l’addetta alla Cancelleria di Tribunale.
Secondo quanto scritto da Mignano “non passa settimana che non pervengano all’Ordine doglianze sulle condotte comportamentali dell’addetta alla Cancelleria la quale sarebbe molto spesso sopra le righe, e non consone a chi opera in un delicato Ufficio, quale è quello dalla medesima ricoperto“.
“La riprova di tale situazione – incalza Mignano – è avvenuta nella giornata di martedì scorso, in cui si è verificato un evento estremamente grave, che supera ogni forma di tolleranza. Una stimata Collega, si è recata presso il presidio della funzionaria per richiedere, quale difensore di ufficio in un determinato processo, la copia dei relativi atti, al fine di poter conseguire la liquidazione dei compensi maturati, ma si è vista opporre che detta richiesta poteva essere evasa solo previo pagamento dei relativi diritti.
Al di là della fondatezza della richiesta, va stigmatizzato l’intollerabile atteggiamento con il quale la funzionaria, nel denegare la richiesta, si è rivolta all’Avvocato, dileggiandolo ed offendendolo“.
“Non è tollerabile – continua il Commissario dell’Ordine degli Avvocati pontini – che in un Palazzo di Giustizia chicchessia, qualunque sia il ruolo che ricopra al suo interno, si possa rivolgere a chi sta nel Palazzo di Giustizia svolgendo, in piena onestà, il suo lavoro con fare arrogante e poco educato. Vorrei ricordare che la Collega non si trovava presso l’Ufficio per mero diletto, ma “per sbarcare il lunario”, che, in questo delicato momento, per chi svolge la professione forense è particolarmente gravoso“.
Nel merito della richiesta dell’addetta di Cancelleria, inoltre, Mignano obietta che “quale gabelliere la predetta ha chiesto oneri assolutamente non dovuti dalla professionista. È ormai chiarito che la procedura di recupero dei crediti professionali da parte del difensore di Ufficio sia esente da qualsiasi forma di bolli, imposte e spese. Invero, la questione sollevata dalla funzionaria è stata risolta con la Risoluzione n.1/ 2020 del 04/ 05/2020 dalla Agenzia del Territorio che, definendo un vecchio contrasto, ha disposto il suindicato esonero“.
Per tali ragioni, Mignano invita la Presidente del Tribunale di Latina “ad assumere le più opportune determinazioni atte ad evitare che simili incresciose situazioni possano nuovamente ripetersi“.