Revoca della concessione della Casa del Combattente: a Latina il movimento “Mi chiamo Littoria” interpella il sindaco Coletta
La recente notizia dell’avvio dei procedimenti amministrativi finalizzato alla revoca delle concessioni d’uso, con contestuale rilascio dell’immobile denominato “Casa del Combattente” in Latina, posto in essere dall’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Lazio, che coinvolge l’attività istituzionale, perseguita da decenni, dalle Associazioni Combattentistiche e d’Arma cittadine, necessita di una efficace e puntuale risposta istituzionale, atteso che i procedimenti in questione vanno a ledere l’essenza storica della nostra comunità.
Ancorché l’iniziativa possa trovare una “mascherata” necessità burocratica di gestione della cosa pubblica, gli effetti sostanziali sarebbero devastanti nei confronti delle attività associative in essere delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma cittadine, con riflessi diretti sul patrimonio architettonico di fondazione della città di Latina.
Lo scrivente Movimento ritiene che le forze politico/istituzionali della città non possano assistere silenti senza una qualificata reazione ad una inopportuna iniziativa, che seppur potrebbe apparire legittima sul piano strettamente amministrativo, merita una doverosa e seria valutazione nell’interesse dell’intera comunità cittadina.
Appare, pertanto, evidente il pericolo di perdere un simbolo di fondazione e la conseguente originaria destinazione dello stesso che intendiamo ribadire, anche in questa occasione, è stato originariamente edificato proprio per essere la sede delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, quale custodi dei valori di servizio che i combattenti, in ogni epoca, hanno reso alla Patria.
Chiediamo all’Amministrazione Comunale di Latina di attivarsi presso gli uffici dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Lazio, perché provveda alla sospensione dei citati provvedimenti amministrativi, nelle more di formalizzare il trasferimento in proprietà esclusiva del plesso “Casa del Combattente”, al fine di garantirne l’uso e la destinazione originaria attraverso la permanenza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma per lo svolgimento delle meritorie attività associative e storico-culturali per le quali la cittadinanza ha manifestato, negli anni, un vivo apprezzamento.
Sul punto, si richiamano le dichiarazioni rese nel 2018 dall’Amministrazione Comunale di Latina, laddove con riferimento all’acquisizione dei fabbricati storici della città ebbe a precisare, in modo netto, come “è nostro interesse valorizzare alcuni immobili di particolare pregio storico culturale presenti sul territorio comunale e di proprietà dello stato. Questa Amministrazione ha a cuore la valorizzazione dei beni storici della città, vogliamo procedere con le acquisizioni per dare alla città beni con una importante valenza culturale”.
Su questo preciso formale impegno, assunto pubblicamente con la città di Latina nell’anno 2018, chiediamo al Sindaco di Latina Dott. Damiano Coletta ed alla sua Amministrazione di procedere, senza indugio e con atti formali, a rivendicare la proprietà esclusiva del plesso “Casa del Combattente” e degli altri edifici di fondazione che costituiscono patrimonio indissolubile della storia dell’intera comunità cittadina, salvaguardandone la propria destinazione d’uso.
Vigileremo attentamente affinché la città di Latina, in ragione delle proprie origini, non subisca una ulteriore mortificazione nell’assistere ad un depauperamento del patrimonio storico-culturale di fondazione.