La Polizia di Latina ha notificato a tre cittadini indiani la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, disposta dal Tribunale di Roma su proposta del Questore: avevano violentato una bambina 12enne durante il lockdown primaverile dell’anno scorso
I tre stranieri, durante il periodo di lockdown dello scorso anno, si erano resi responsabili di una ignobile violenza sessuale ai danni di una 12enne.
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La bambina è figlia di una coppia di loro connazionali, che a marzo 2020 – nel periodo di massima emergenza epidemiologica da Covid 19 – ospitarono presso la loro abitazione di Fondi i tre aguzzini.
Dei reiterati abusi sessuali la Polizia di Stato del locale Commissariato di P.S. venne a conoscenza a distanza di mesi, quando un medico di base del luogo raccontò di essere stato contattato da una sua assistita, di nazionalità indiana, che aveva appreso dalla figlia 12enne di essere stata violentata dai tre amici loro ospiti, nei momenti in cui i genitori non erano in casa.
Le indagini avviate portarono, il 19 ottobre dello scorso anno, al provvedimento di fermo disposto dalla Procura della Repubblica di Latina, convalidato il successivo 24 ottobre dal Gip del Tribunale Giuseppe Molfese.
Ora il Tribunale di Roma – sezione Misure di Prevenzione, accogliendo pienamente le motivazioni addotte dalla Divisione Anticrimine della Questura – che hanno evidenziato la pericolosità sociale e la capacità delinquenziale dei tre stranieri, ha adottato nei loro confronti un decreto di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di Polizia per la durata di 2 anni.
Quando usciranno dal carcere, scatterà nei confronti dei tre uomini il divieto assoluto di trovarsi a meno di 800 metri da tutti componenti della famiglia che li aveva ospitati nella propria dimora, di associarsi a persone pregiudicate, di rincasare la sera più tardi delle ore 20 e di uscire di casa prima delle 7 del mattino.