La Giunta municipale di Aprilia ha approvato il progetto di fattibilità “Nuove concessioni verdi urbane” per partecipare al bando del Ministero Infrastrutture e Trasporti chiamato Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare)
Aprilia e Latina, in queste settimane, stanno presentato le proposte da con cui concorreranno al bando ministeriale Pinqua: 15 milioni per ridurre il disagio abitativo e il degrado delle periferie. Gli interventi futuribili sono all’insegna della rigenerazione urbana, della riqualificazione, della demolizione per ricostruire, come nelle intenzioni del Comune di Latina per quanto riguarda l’ex Icos, veri e propri ruderi che deturpano il contesto urbano.
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Il Comune di Aprilia ha messo sul piatto vari progetti (avanzati da privati e soggetti pubblici e finalizzati a concorrere insieme all’Ente di Piazza Roma in partenariato), tra cui quello che ha visto riunirsi, oggi 15 marzo, la Giunta, per approvare lo studio di fattibilità tecnico-economico in riferimento alla cosiddetta Proposta numero 3 (ricucitura del margine urbano ad est della città): rigenerare e rifunzionalizzare l’area urbana riguardante lo spazio della periferia est, zona compresa tra la Pontina a sud, Viale Europa (tratto esistente e tratto da completare), Via Guardapasso e Via Carroceto a nord con una propaggine che comprende Piazza Roma della città di fondazione. Come noto, oltre alla proposta numero 3, ce ne sono altre due: la numero 1 che intende intercettare i fondi per intervenire sul centro urbano di Vallelata posto ad ovest della stazione di Aprilia e la numero 2 che si orienta sui nuclei urbani di Cogna e Campo di Carne a sud.
Il quadro economico di progetto, come detto, è molto stimolante: si tratta di 15 milioni di euro che, in caso di concessione del finanziamento da parte del Mit, saranno per la quota di 14.909.269 euro totalmente a carico del
Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare e per la quota restante di 90.730 sul Bilancio comunale.
Oltreché al progetto di fattibilità e quadro economico, la Giunta Terra, oggi, ha approvato la relazione tecnico-illustrativa della Proposta 3 e ovviamente la planimetria e le carte tecniche sulle quali si intende intervenire per rifunzionalizzare le aree e renderle più vivibili.
Al di là delle planimetrie e degli elaborati grafici che mostrano le zone interessate, è utile comprendere cosa il Comune di Aprilia scrive nella relazione tecnico-illustrativa.
La proposta numero 3, infatti, “assume una particolare rilevanza per la presenza della principale area PEEP di edilizia residenziale pubblica completamente attuata in cui si concentrano le maggiori criticità sociali e abitative della città”. In questa area, spiega la relazione, risiedono circa il 20% degli abitanti di Aprilia, pari a circa 15.000 abitanti, ed un quantità di aree pubbliche libere derivanti da cessioni di piani attuativi privati, attuati o in corso di attuazione, una pluralità di servizi pubblici esistenti in disuso o non più idonei ad occupare lo spazio oramai prettamente urbano-residenziale (ex Mattatoio, stadio), che necessitano di un riordino o di una traslazione, nonché due Parrocchie che sono impegnate in una intensa attività di assistenza sociale.
L’obiettivo strategico che l’Amministrazione Comunale si prefigge di raggiungere riguarda una complessiva ristrutturazione urbanistica e funzionale dell’area volta a ridurre gli effetti delle disuguaglianze sociali e spaziali presenti e la realizzazione di un asse verde urbano lineare afferente al Fosso della Ficoccia con rilevanti impianti arborei e vegetazionali. È previsto, inoltre, anche l’intervento di recupero urbanistico di piazza Roma centro della città di fondazione nata ufficialmente con il Regio Decreto del 25 aprile 1936.
Quattro gli obiettivi principali individuati dal Comune di Aprilia.
TOSCANINI – La riqualificazione edilizia del quartiere Toscanini e degli spazi pubblici esistenti (chiesa, scuola, aree verdi) e la riconnessione della sua attuale separatezza, fisica e sociale, con la struttura urbana centrale e con l’infrastruttura ferroviaria (stazione di Aprilia posta ad ovest del centro urbano) attraverso un percorso diretto di mobilità sostenibile, connesso a
sua volta con le percorrenze funzionali, ludiche e ricreative.
VALORIZZAZIONE – Il recupero delle aree della periferia est e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici, con l’obiettivo di elevare i livelli qualitativi dell’offerta di servizi pubblici: sia attraverso l’ottimizzazione dell’utilizzo delle aree di cessione, attualmente di proprietà comunale, sia attraverso la riqualificazione di una porzione tuttora funzionale della Città di fondazione costituita dalla Piazza delle Erbe e dal Mercato coperto e la realizzazione del parco lineare lungo il Fosso della Ficoccia e del Fiume Astura.
IMMOBILI E CO-HOUSING – L’acquisto di alcuni immobili (un edifico commerciale di circa 2000 mq) attualmente in disuso di proprietà privata, al fine di contenere le proposte con consumo e bilancio di suolo zero, per un utilizzo pubblico dei medesimi, nei quali collocare in parte servizi per la collettività innovativi ed in parte realizzare spazi di co-housing ed una biblioteca di quartiere con disponibilità anche per la didattica online.
RECUPERO – Recuperare una pluralità di aree private con edifici esistenti in
abbandono o sottoutilizzati, sorti per attività produttive non più attive, che necessitano di modificare la loro attuale destinazione per l’oggettiva nuova funzione urbana della loro attuale collocazione. Non mancano, peraltro, nuclei abusivi sorti spontaneamente, oggetto di piani urbanistici di recupero approvati e vigenti. Interventi che, però, come specifica la relazione tecnica del Comune di Aprilia, risultano complementari alla proposta dell’Ente in riferimento al Programma PINQuA, non comportando richieste dirette di finanziamento: costituiscono, infatti, il contributo della componente privata alla riqualificazione della periferia est di Aprilia.
Tredici in tutto le azioni descritte dalla Relazione firmata dal Dirigente di settore Paolo Ferraro e comprese negli “Immobili pubblici esistenti: manufatti ed aree” da recuperare/migliorare.
Si tratta di: recupero del vecchio stadio con la realizzazione di impianti sportivi di quartiere ed aree a verde pubblico attrezzato; la sistemazione a verde pubblico di un’area esterna all’edificio in partenariato con la onlus “Fondazione come noi”; ex Mattatorio; Mercato Annonario Coperto; Quartiere Primo; Parco Lineare Nord; Parrocchie Santi Pietro e Paolo; Parco Lineare Zona Est; Centro Polifunzionale Via Carroceto-Via Guardapasso; Parco Francia; Quartiere Toscanini; Quartiere Toscanini – area edilizia residenziale di proprietà del Comune; Parrocchia Spirito Santo.
Oltreché alle tredici azioni succitate, ci sono altri interventi quali un parco lineare/pista ciclabile: l’infrastruttura correrebbe lungo il fosso della Ficoccia e costituirebbe una sorta di spina dorsale dell’intero Parco.
E ancora: un collegamento ciclopedonale tra Quartiere Primo, Quartiere Toscanini, centro urbano e la Stazione ferroviaria.
Nel Quartiere Primo, un collegamento tra Via Bardi e Carroceto. E poi un polo culturale e per servizi “Il Tulipano” con l’acquisizione da parte del Comune del centro commerciale per la riqualificazione dell’immobile e la sua funzionalizzazione per uso socio-sanitario, culturale, scolastico.
Infine, l’ultimo proponimento: il Consorzio Carroceto. La proposta prevede la realizzazione di una struttura a servizio di tutti i cittadini , che consentirà l’attuazione del progetto “The city for all age”. Questi ultimi interventi sono stati suggeriti dai privati: Laura Costruzioni srl, Aprilia 2012 S.r.l., Alemar 2004 S.r.l. e Avr Consult S.r.l.
“La proposta progettuale che oggi abbiamo deliberato – commenta l’Assessore all’Urbanistica Omar Ruberti – racconta di una grande esigenza e allo stesso tempo di un grande sogno. L’esigenza è quella di restituire ai cittadini spazi pubblici e privati più vivibili, più belli e più funzionali. La pandemia ci ha cambiati profondamente anche nel nostro modo di abitare, quindi è necessario cambiare anche il nostro modo di approcciarci alla pianificazione. Per questo abbiamo coltivato l’ambizione di trovare un punto di incontro tra i legittimi interessi privati e quelli pubblici: non saranno più le cubature a dare ricchezza agli operatori, ma un’edilizia di qualità ed insediamenti residenziali dotati di servizi. Questa è la scommessa che abbiamo lanciato, qualcuno l’ha raccolta con grande convinzione fidandosi di questa intuizione, altri hanno bisogno di più tempo per capire che non c’è alcun inganno e che è solo cambiato paradigma. La complessità delle proposte progettate – conclude l’Assessore – richiede degli specifici focus che arriveranno nei prossimi giorni. Per il momento incrocio le dita in attesa dell’esito del finanziamento, ma a prescindere l’opera di rigenerazione che coinvolge i privati e che non è interessato dal finanziamento andrà avanti. Ringrazio in particolare il dirigente Paolo Ferraro e tutto l’Ufficio per l’enorme lavoro svolto, con l’innovazione e la passione a cui ci hanno sempre abituati, l’architetto Daniele Iacovone e lo studio dell’architetto Vittorio Minio Paluello che ci ha supportati in questa sfida avvincente”.