Il deposito degli autobus di Latina non sarà trasferito nel quartiere Gionchetto. Lo rende noto l’associazione Codici
“Codici Latina manifesta tutta la propria soddisfazione per la conclusione della vicenda dello spostamento del deposito degli autobus urbani di Latina”. Così in una nota il coordinatore di Codici della provincia di Latina Antonio Bottoni.
“Infatti, il Comune di Latina, dopo aver ricevuto da Codici numerose richieste di accesso agli atti sulla questione ed aver dovuto prendere atto che i dubbi sollevati da Codici erano più che giustificati, non ha potuto far altro che comunicare, con provvedimento prot. 0137544/2020 dell’11.12.2020, la decadenza della SCIA presentata per spostare la sede del deposito dei pullman in un sito la cui destinazione urbanistica è incompatibile con l’attività che vi si sarebbe dovuto svolgere in quanto il servizio di deposito era stato dichiarato a servizio dell’officina, mentre, invece, il Comune ha accertato l’esatto contrario.
Con tale atto il Servizio Attività Produttive e Incoming dell’Ente, dopo aver accertato la sostanziale correttezza dei dubbi di Codici, e, quindi, le incongruenze che sono emerse nella pratica rispetto alla realtà della situazione locale, ha dichiarato la decadenza dell’atto che era stato posto a fondamento della procedura e che avrebbe portato allo spostamento del deposito degli autobus del servizio pubblico urbano di Latina in un luogo incompatibile sotto il profilo urbanistico.
Codici, deve ringraziare i cittadini del quartiere Gionchetto perché hanno permesso, da un lato, di fare chiarezza su una questione che sin da subito si mostrava poco chiara e, dall’altro, di evitare che a Latina si compisse un ulteriore abuso.
Ciò che, invece, desta ancora stupore ed amarezza in una Associazione di tutela dei Cittadini è il fatto che il sindaco di Latina avesse ricevuto una specifica petizione da parte di numerosi cittadini ai quali non è stata fornita alcuna risposta, nonostante l’abbiano richiesta espressamente ed anche che il Comando della Polizia Locale avesse ricevuto uno specifico esposto da uno dei sottoscrittori della petizione, il quale non ha ricevuto alcuna risposta in merito, nonostante l’avesse, anche in questo caso, esplicitamente richiesta.
Da tutta questa vicenda, pertanto, emergono in tutta la loro evidenza le inesattezze dell’Assessore Castaldo, il quale, ad un quotidiano locale aveva dichiarato che, sotto il punto di vista urbanistico, la pratica era a posto ma anche la scorrettezza dell’Assessore Bellini, il quale, sullo stesso quotidiano, aveva dichiarato che Codici aveva sollevato un polverone inutile.
A quanto pare – conclude Antonio Bottoni – Codici aveva visto giusto ed aveva inquadrato la vicenda sotto la luce corretta. Ora Codici si aspetta che anche le denunce presentate alla Magistratura sul caso facciano il loro giusto corso”.