Le procedure per la bonifica di La Cogna, proposta dalla società Paguro srl di Aprilia, vanno avanti: pubblicato l’avviso pubblico, entro 30 giorni il pubblico e i soggetti interessati potranno presentare osservazioni
Continua la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto, proposto dalla società riconducibile al gruppo Altissimi (proprietario del Tmb gestito dalla Rida Ambiente srl in Via Valcamonica) di “Bonifica del Sito ex cava Località La Cogna con sistemazione idrogeologica, rinaturalizzazione e deposito definitivo in sito dei rifiuti rimossi dalla bonifica e sovvalli” nel Comune di Aprilia.
La discarica, come noto, nelle intenzioni della Paguro srl dovrebbe sorgere sui terreni di Via Savuto che, dopo la caratterizzazione, sono risultati fortemente e gravemente inquinati e necessitano di bonifica.
Oltre alla bonifica, come noto, Paguro srl abbina la possibilità di realizzare nei terreni locati in Via Savuto, in località La Cogna, una discarica o deposito di rifiuti per 660mila metri cubi dove stoccare i rifiuti trattati una volta realizzata la bonifica (circa 68mila metri cubi), avendo poi ulteriore spazio per ospitarne altri fino a pagarsi totalmente la bonifica di 28 milioni di euro a suo carico. Un progetto, quello della discarica in Via Savuto, che è vecchio di anni, dal momento che la prima intenzione della Paguro fu palesata nel 2016 ricevendo in cambio una serie di no politici e amministrativi, oltreché a sollevazioni di comitati e cittadini.
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Ora, la società con sede in Via Mozart, per l’appunto la Paguro srl, dopo una richiesta di proroga datata 23 dicembre 2020, ha presentato il 30 dicembre scorso la documentazione integrativa sul progetto della bonifica richiesta dalla Regione Lazio. Ecco perché, il Direttore dell’Area “Politiche ambientale, Ciclo dei Rifiuti e Valutazione di impatto ambientale” della Regione Lazio Flaminia Tosini ha invitato enti e soggetti interessati a presentare osservazioni in merito all’intervento di bonifica proposto dal privato entro un mese; in più le amministrazioni, gli enti e gli uffici interessati potranno far pervenire all’Area di Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Lazio le eventuali richieste di integrazioni, nel merito dei contenuti della documentazione e ognuno per quanto di propria competenza, sempre entro la scadenza di 30 giorni.
La Paguro nelle schede Aia e sintesi non tecnica ha presentato le integrazioni al suo progetto. Ad esempio, per il percolato, “sono state individuate delle tecniche di gestione e procedure con il duplice obiettivo di ridurne la produzione e limitarne le conseguenze per una eventuale dispersione dello stesso nel sottosuolo. La rete di captazione del percolato indirizzerà il tutto verso il settore di stoccaggio (serbatoio) per essere poi inviato ad impianto di trattamento. Nella conduzione di una discarica, la gestione del percolato, riveste particolare importanza sia in termini di tecniche di gestione adottate per la riduzione della produzione che in termini di smaltimento dello stesso. Le modalità di smaltimento del percolato prevedono il trasporto tramite autobotti/autospurghi ad impianti di trattamento per lo smaltimento definitivo. Nella gestione la società, adotterà tecniche di coltivazione finalizzate alla riduzione della produzione del percolato, con il fine di ottimizzare i costi di gestione operativa e post operativa. Tale sistema di gestione del conferimento evita il formarsi di un battente idrostatico del percolato che possa insistere sulla barriera impermeabile del fondo della discarica, ottenendo, di conseguenza, una diminuzione del rischio di inquinamento. Nei paragrafi successivi è affrontata la gestione del percolato per la vasca a gestione normale nelle peggiori condizioni, prive della copertura in fase di gestione operativa”.
Tutto l’incartamento prodotto sia dagli enti che dalla Paguro, comprese le ultime integrazioni trasmesse il 30 dicembre scorso, possono essere consultate qui.