Prostituzione ad Aprilia: il Sindaco Antonio Terra firma l’ordinanza e dispone il giro di vite per lucciole e clienti
Dopo diverse e reiterate segnalazioni pervenute al Comune, il Sindaco Antonio Terra si è deciso ad emettere un’ordinanza che non è un unicum nella provincia di Latina e che si ripropone a corrente alternata, anche in tempi di Covid quando, a rigor di logica, il meretricio, come altri settori però legali, ha subito un freno alle attività.
Secondo una ricognizione effettuata dalla Polizia Locale di Aprilia, le strade di competenza comunale maggiormente frequentate dove viene esercitata la prostituzione sono: la via Nettunense nel tratto che percorre il territorio di Aprilia in ambo le direzioni, la via Pontina che attraversa il territorio comunale sia in direzione nord che sud, gli svincoli di via Pontina con via Apriliana in direzione nord e sud, via Pontina con via Tufetto in direzione nord e sud, via del Castellaccio, via Pontina con via Vallelata e via Fossignano in direzione nord e sud, via Pontina con via Baracca e via Diana in direzione nord, via Pontina con via dei Giardini in direzione nord e sud, via Pontina con via Selciatella in direzione nord e sud e quest’ultima con l’incrocio di via Genio Civile, via Selciatela, via Pantanelle, via Pontina uscita Campoverde in direzione nord e sud, via dei Cinque Archi e Via del Giglio. E ancora, la Pontina Vecchia, nel tratto compreso tra via Apriliana e via Torre Bruna, Via Ricciotti (ex Via Mediana). Infine, Via Pescarella (altezza Oleificio Trasimeno) e via della Meccanica.
A sollecitare il provvedimento che pone un freno alla prostituzione, tentando di scoraggiare i clienti, sono stati anche il Reparto Territoriale dell’Arma dei Carabinieri di Aprilia e il Commissariato di Polizia di Cisterna di Latina.
Le ragioni sono sempre le stesse: come si legge nell’ordinanza, i comportamenti imprudenti ed imprevedibili di quanti, alla ricerca di prestazioni sessuali a pagamento, se alla guida di veicoli, possono determinare situazioni di grave pericolo per la sicurezza della circolazione stradale e quindi per l’incolumità pubblica.
Non solo il contrasto al favoreggiamento e allo sfruttamento, ma anche la diminuzione delle ore di luce nel periodo autunnale ed invernale e pertanto la ridotta visibilità su strada, associata al pericolo di incidenti causati anche dalle peggiori condizioni del fondo stradale nel medesimo periodo dell’anno sulle vie maggiormente interessate all’attività di meretricio, fanno ritenere contingibile ed urgente l’adozione del provvedimento di Terra.
Ecco, perché, la nuova ordinanza stabilisce che, dal 9 dicembre fino al 21 marzo, giorno di inizio della primavera, viene vietata nelle vie succitate la prostituzione.
Nello specifico è vietato: porre in essere comportamenti diretti in maniera inequivocabile ad offrire prestazioni sessuali a pagamento a mezzo di atteggiamenti di richiamo, di invito o nell’indossare abbigliamento indecente o indecoroso; chiedere informazioni, contrattare o concordare, con le persone che pongano in essere i comportamenti attinenti alla prostituzione tramite prestazioni sessuali a pagamento; eseguire, se alla guida di veicoli, manovre pericolose o di intralcio alla circolazione e di accostarsi al margine della strada.
La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di 400 euro.