Quando la politica si siede sulle sue poltrone, sono i cittadini a darle una mossa attraverso la loro azione.
Senza ruspe contro i ministeri o anni di piombo, il civismo è sempre più una realtà nell’area disastrata di Aprilia, una vera e propria terra dei fuochi silenti.
La presenza di comitati e associazioni tiene alta l’attenzione nel territorio dove, a dire il vero, spesso, sono gli interessi occulti a guidare l’informazione locale. E tale presenza fa sì che anche le Istituzioni locali, dal Comune alla Regione, siano più attive a recepire le istanze che provengono dal civismo qualificato e consapevole.
Lo ribadiscono forte, nel seguente comunicato che pubblichiamo, i cittadini che stanno conducendo una battaglia importante (tra le altre) per il riesame dell’autorizzazione dell’impianto Acea Ambiente-ex Kyklos in cui, più di quattro anni fa, il 28 luglio 2014, due operai, Roberto Papini e Fabio Lisei, morirono asfissiati da una nube di acido solfidrico mentre caricavano sull’autocisterna la quantità di percolato da smaltire. Un percolato evidentemente anomalo, e che non avrebbe dovuto produrre, se in regola, l’acido mortale.
Le associazioni Italia Nostra (sezione Aprilia), Cambiamenti, Ekalongo, i Comitati di quartiere Frassineto, Borghi Rurali, Campoverde, e i Comitati Anzio No Biogas, No Miasmi, e Tutela dell’ambiente e salute pubblica hanno deciso di non mollare e di mettere a frutto il loro lavoro di studio e di gruppo:
“Nello stesso giorno della scadenza dei termini, per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini e comitati, si è svolta di buon mattino la commissione ambiente presso l’aula consiliare del Comune di Aprilia. Nonostante la coincidenza delle date, il poco tempo per studiare gli atti, il lavoro di squadra ci ha consentito di presentare le osservazioni direttamente in Regione, che andremo a discutere in conferenza dei servizi. Nel contempo anche in commissione ambiente la discussione verteva sul riesame dell’autorizzazione dell’impianto Acea Ambiente ex kyklos.
I fastidi che dà l’impianto da anni, si sono poi tramutati nel corso del tempo, e successivamente ai sopralluoghi delle autorità competenti in: 2 morti nel 2014, un incendio (che non è stato possibile domare per la presenza del traliccio dell’alta tensione che ha continuato a bruciare per 5 giorni) e in fine il sequestro dell’impianto per l’inquinamento ambientale.
Infatti, su una nota del procedimento di riesame si legge: ”Con nota del 06/12/2017 la Regione Lazio, a seguito dell’inquinamento provocato dall’impianto, chiede ad Acea Ambiente s.p.a la revisione dei valori limite di emissione fissati nell’attuale A.i.a rilasciata con la determina dirigenziale G08408/201 e di ripresentare tutta la documentazione prevista dall’art.29 ter del D.lgs 152/06”
Anche se l’orario in cui si è svolta la commissione era un po’ ostico alla partecipazione dei cittadini che lavorano, eravamo in tanti in aula consiliare. Associazioni e Comitati che hanno deciso di intraprendere un percorso, aiutandosi a vicenda facendo squadra, visto che in ogni zona di Aprilia purtroppo troviamo una criticità, un impianto, o una richiesta di discarica e non è più possibile tollerare che Aprilia continui ad essere un polo di impianti rifiuti e impianti insalubri.
Vogliamo che il nostro territorio venga visto per le sue bellissime campagne, la vicinanza al mare, il buon vino e l’agricoltura biologica. Per questo cercheremo in tutti i modi di tutelare il nostro territorio.
Avevamo chiesto i primi di novembre una commissione speciale per avviare un percorso che punti a stringere le maglie per l’avvio di altri impianti e il loro ampliamento. Oggi finalmente abbiamo potuto dialogare apertamente e pacificamente con tutta la compagine amministrativa: maggioranza opposizione, dirigenti e assessore. L’incontro è stato proficuo, e tutta la commissione si è trovata d’accordo nella necessità di rafforzare l’azione di tutela consentendo che si lavori direttamente nella commissione ambiente ricevendo le richieste e discutendole insieme. Un’apertura alla partecipazione popolare, senza alcuna strumentalizzazione politica, perché i rifiuti puzzano tutti da qualsiasi Comune o Regione vengano e se purtroppo scelte sbagliate del passato hanno portato Aprilia ad ospitare impianti che trattano anche 4 volte la produzione della provincia di Latina, ancora possiamo fare qualcosa. Non è mai troppo tardi per tutelare la nostra terra e cambiare direzione”.
Ass. Italia Nostra sezione di Aprilia – Presidente Dott.ssa Giulietta Emiliani
Comitato di Quartiere Frassineto – Vice presidente Sig. Francesco Colucci
Comitato di quartiere Borghi Rurali – Presidente Sig. Gazzi Martino
Ass. Cambiamenti – Segretario Sig. Giuliano Solia
Ass. Ekolago – Presidente Sig.ra Sabrina Celli
Comitato No Miasmi – Presidente Sig. Fabio Di Malta
Comitato di quartiere Campoverde – Vice presidente Gian Lorenzo Bernini
Comitato Anzio No Biogas – Presidente Sig.ra Mariateresa Russo
Comitato tutela dell’ambiente e salute pubblica – Vicepresidente Geom. Ilenia Borace