Reati finanziari e abusi di varia natura tra Latina, Formia, Fondi e Nettuno: 13 arresti tra cui un dipendente della Procura di Latina
Nelle prime ore della mattinata odierna, 28 ottobre, a Latina, Frosinone, Formia, Fondi e Nettuno, i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Latina, guidata dal Colonnello Michele Meola, stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, su richiesta del Procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dei sostituti Claudio De Lazzaro e Valentina Giammaria della Procura della Repubblica di Latina, nei confronti di 13 persone – 6 in carcere e 7 agli arresti domiciliari – ritenute responsabili, a diverso titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata (art. 416 c.p. co. 1-2-3-e art. 640 co. 1-2 n. 1 c.p.), falsità materiale commessa dal P.U. (art. 477 c.p.), falsa attestazione della presenza in servizio del pubblico impiegato (art. 55 quinquies dlgs 165 del 2001), autoriciclaggio (art. 648 ter 1 c.p.), contraffazione di pubblici sigilli (art. 468 c.p.), sostituzione di persone (art. 494 c.p.), esercizio abusivo dell’attività finanziaria (art. 140 bis co. 2 d.lgs. 385/93), rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio (art. 326 c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), favoreggiamento (art. 378 c.p.) e corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.).
La misura cautelare si basa sulle risultanze acquisite dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Latina che ha documentato, tra il 2018 e il primo semestre del 2019, l’operatività di un sodalizio criminale composto da sei persone – fra i quali un dipendente della Procura della Repubblica di Latina addetto alle fotocopie e cinque operatori finanziari – dedito alla abusiva attività finanziaria e mediazione creditizia, nonché alla insolvenza fraudolenta e alla frode a società finanziarie.
Il gruppo, che avrebbe falsificato molti documenti per permettere alle persone che non potevano di accedere al credito, aveva a che fare con persone spesso disperate, indebitate, con ludopatie rilevanti. Persone, insomma, che non riuscivano a ottenere prestiti da istituti e banche e che si affidavano al sodalizio a cui si contesta l’abusiva attività finanziaria fino all’insolvenza fraudolenta e alla frode a società finanziarie.
I particolari dell’operazione verranno riferiti nel corso della mattinata previo comunicato stampa della Procura della Repubblica di Latina.