Incendio alla Loas di Aprilia del 9 agosto, è stata pubblicata la relazione conclusiva dell’Arpa Lazio relativa al campionamento di acque superficiali
Il campionamento, effettuato a seguito dell’incendio che ha interessato la ditta LOAS di Aprilia, – si legge nella relazione pubblicata ieri mattina 30 settembre e firmata dal Responsabile del procedimento Laura Aguzzi e dal Dirigente Marco Felice Lombardo – è stato eseguito all’altezza del ponte di via Bacchiglione, a valle della confluenza con il fosso Vallicellette (che al momento del sopralluogo risultava privo di acqua corrente) e sempre a valle dello scarico delle acque di prima pioggia dell’impianto comunale di raccolta, ubicato all’interno dell’area artigianale/industriale.
Il campione di acqua, sottoposto ad analisi chimiche per la ricerca di IPA, Diossine, Furani e PCB, si presentava di colore scuro e caratterizzato da considerevole materiale in sospensione. Diossine e furani (PCDD/PCDF), policlorobifenili (PCB) e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono inquinanti organici in grado di persistere nell’ambiente. Tali sostanze, infatti, sono composti organici per lo più di origine antropica, caratterizzati da elevata lipo-affinità, semivolatilità e resistenza al degrado.
Una volta immesse nei corpi idrici tali sostanze possono volatilizzare e
quindi rientrare in atmosfera, o assorbirsi ai sedimenti. Queste caratteristiche li rendono estremamente persistenti nell’ambiente e in grado di essere trasportati per lunghe distanze.
I risultati delle analisi chimiche evidenziano la presenza dei seguenti parametri: Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)antracene, Pirene, Crisene, PCB totali, sommatoria di PCDD e PCDF.
Per quanto riguarda gli IPA, assumendo precauzionalmente come riferimento il benzo(a)pirene, le concentrazioni riscontrate risultano inferiori al valore soglia (SQA-CM)A per le acque superficiali interne (0.27 µg/L). Riguardo a Diossine, Furani e PCB non esiste standard di qualità per le acque superficiali.
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