Dal Billionaire di Flavio Briatore in Sardegna al Circeo fino allo Spallanzani di Roma: il percorso di una ragazza romana di 20 anni risultata positiva al Covid-19
Proprio ieri, nel giorno stesso della sentenza del Tar del Lazio con cui si conferma il provvedimento di salute pubblica sulle discoteche stabilito dall’ordinanza del Ministro Roberto Speranza, si è saputo del ricovero della 20enne romana la quale, dopo essere finita in osservazione per mezza giornata all’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, è stata trasferita all’Istituto nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
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Una giornata nera, quella di ieri, non c’è che dire. A tal punto che l’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha voluto rilasciare una dichiarazione sulla situazione che si vive dopo un’estate in cui i giovani, rinchiusi in quei mesi terribili di lockdown (a fronte di una primavera climaticamente eccezionale), senza scuola, università e svaghi, hanno creduto (non tutti, ma molti) che il Covid-19 non fosse affar loro.
“Non mi sorprende affatto che le valutazioni cliniche abbiano spinto i medici al ricovero per alcuni giovani. Il COVID-19 non è uno scherzo e non va sottovalutato – ha detto D’Amato – Colpisce indistintamente se non si mettono in atto le necessarie precauzioni. L’aumento dei casi è diametralmente collegato al calo di attenzione che c’è stato e a chi ne ha sottovalutato gli effetti“.
La ventenne di Roma nord, che adesso si trova ricoverata con una polmonite interstiziale, ha passato in rassegna, come tanti suoi coetanei, l’iter del divertimento che fa moda: dai locali di Porto Cervo come il Billionaire di Briatore, il Just Cavalli club, la discoteca The Temple, il Canteen di Poltu Quatu, fino alla meta “must” del Circeo che per molti romani rappresenta una sorta di riserva della Capitale. Ecco, allora, che insieme a lei, altri tre ragazzi che trascorrevano le vacanze al Circeo ora sono in isolamento allo Spallanzani. E più di qualcuno, dalle parti della Maga Circe, trema e fa gli scongiuri per scacciare via lo spauracchio del focolaio all’ombra del Promontorio.
Come rilevato ieri dall’Unità di Crisi del Lazio, sono più di venti i giovani rientrati dalla Sardegna e risultati positivi al Coronavirus. La maggior parte di loro presenta sintomi lievi: assenza di olfatto e gusto, febbricola, spossatezza. Tutti in isolamento in casa e seguiti dal medico di famiglia o da specialisti privati.
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La giovane 20enne che si trova ricoverata allo Spallanzani è arrivata in Sardegna il 5 agosto e ha frequentato con le sue amiche i locali della notte. Il 9 agosto è probabilmente la data da segnare sul calendario: la giovane si è spostata al Country Club di Porto Rotondo per una serata con tre dj romani: un evento da centinaia di ragazzi di Roma alcuni dei quali risultati positivi.
In seguito, il 13 agosto, la ventenne, dopo un breve passaggio a Roma, si è trasferita al Circeo e, in concomitanza con i messaggi ansiogeni sulle chat dove qualcuno comunicava la positività di altri ragazzi provenienti dalla Sardegna, ha fatto il tampone risultando positiva al Sars-Cov2.
E, allora, non possono che essere prese a prestito per tutti le parole di D’Amato con cui concludeva la dichiarazione di ieri: “Ovviamente auguriamo un decorso clinico breve e di guarigione per chi si trova in questa fase a vivere l’esperienza del ricovero ospedaliero. Non bisogna abbassare la guardia”.
