Il facilitatore nazionale “Infrastrutture e Trasporti” del Movimento 5 Stelle, senatore Andrea Cioffi, è netto: no all’autostrada Roma-Latina, sì all’adeguamento in sicurezza
Una posizione che rimane ferma in alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle sia a livello nazionale che regionale – su tutte, le consigliere regionali Valentina Corrado, Gaia Pernarella e Roberta Lombardi – tanto più che a ribadirla è quello che più classicamente sarebbe definito il Responsabile nazionale per le politiche dei Trasporti di un movimento/partito.
LA NOTA DEL SENATORE PENTASTELLATO ANDREA CIOFFI
“Le nostre infrastrutture devono essere sicure. La sicurezza è legata a due concetti: la manutenzione e l’adeguamento alle norme. Nel nostro Paese ci sono complessivamente circa 180.000 km di strade principali di cui 29.000 gestite da ANAS e 7.000 gestite da vari concessionari autostradali.
Molti progetti sono stati fatti negli anni per aumentare la dotazione stradale complessiva in particolare quella autostradale. In questo momento storico è necessario, prima di realizzare nuove arterie autostradali procedere ad una loro revisione mediante un’analisi costi-benefici finalizzata a massimizzare l’efficienza del risultato al minor costo e minimizzando il consumo di suolo.
Un esempio calzante di questo concetto ce lo fornisce il progetto autostradale della Roma – Latina” – così scrive Andrea Cioffi che prosegue senza lasciare molto alle interpretazioni.
“20 anni di atti, progetti, discussioni infinite, gare e ricorsi, appelli al Consiglio di Stato, proposte e cambi di posizione nel corso dei quali il progetto ha assunto diverse denominazioni – Corridoio Tirrenico Meridionale (2003), Corridoio integrato intermodale (2006), Autostrada a pedaggio A12-Roma (Tor De Cenci)-Latina e bretella Cisterna-Valmontone – preservando sempre le stesse criticità: elevato impatto ambientale, mancata risoluzione dei problemi di sicurezza ed elevato traffico della SS 148 Pontina, mancata risposta alle esigenze del territorio.
Realizzare l’Autostrada a pedaggio A12-Roma (Tor De Cenci)-Latina e la bretella Cisterna-Valmontone costa moltissimo: si sfiorano i 3 miliardi. L’opera dovrebbe essere realizzata in project financing, ovvero il 40% lo paga lo Stato il 60% il privato. Il CIPE ha stanziato 460 milioni, ma non sono sufficienti in quanto ne servono almeno 970. Ai cittadini del Lazio la sola progettazione all’epoca è costata ben 45 milioni di euro che se sommati ai 43 milioni di risarcimento ai soci privati dell’Arcea e ad altre spese amministrative, raggiungiamo i 100 milioni.
Uno spreco di risorse pubbliche vergognoso che ha allertato la Corte dei Conti. Ma io mi chiedo: con 100 milioni quanti interventi di messa in sicurezza si potevano fare sulla Pontina? Moltissimi, sicuramente si poteva rendere sicura una delle strade più pericolose d’Italia, ancora oggi senza corsie d’emergenza, illuminazione scarsa o assente agli svincoli di ingresso e uscita, segnaletica carente. In vent’anni si sono registrati circa 600 morti, 27 all’anno, quasi 3 morti al mese ovviamente esclusi i feriti e gli invalidi.
Poniamo che i lavori cominciassero oggi, terminerebbero nel 2030. Si stima che per il primo tratto ci vorranno 6 anni e per la restante parte 4. Ma non abbiamo calcolati i ritardi! L’Ance Lazio qualche anno fa fece uno studio comparativo con altre opere “simili” alla Roma – Latina, opere che dovevano essere completate nel 2015 e ad un anno dalla scadenza avevano registrato un ritardo del 50% sulla tabella di marcia, un aumento del costo quasi il doppio rispetto a quanto previsto e di conseguenza un maggiore impegno finanziario da parte del pubblico. Quindi quest’opera che già risultava vecchia 10 anni fa, tra 20 anni sarà oltremodo obsoleta, senza dimenticare di mettere in conto i tempi della ricapitalizzazione di Autostrade del Lazio. Questa fantomatica autostrada non solo non risolverà mai i problemi della Pontina, andando inoltre ad intasare le consolari in entrata a Roma senza pedaggio (Appia, Ardeatina, Laurentina), ma avrà un impatto ambientale e sociale esorbitante. Dovrebbe attraversare un polmone verde del Lazio, la riserva naturalistica della Regione Lazio: Decima Malafede. Inoltre È previsto un ponte sul Tevere, questo diventerà un viadotto che passerà anche molto vicino alle abitazioni quindi non solo inquinamento ambientale anche acustico.
Le alternative che, come Movimento 5 stelle ad ogni livello istituzionale, proponiamo sono:
– l’adeguamento e la messa in sicurezza dell’intero tratto della SS148 Pontina, da Roma a Terracina
– il potenziamento ed il ripristino dell’infrastruttura ferroviaria esistente
– la realizzazione di una metropolitana leggera di collegamento da Roma a Latina per ridurre il traffico pendolare e di un interporto di collegamento della regione con l’asse ferroviario scandinavo-mediterraneo per il trasporto delle merci su ferro“.
Una ricostruzione, quella di Cioffi, che sfocia in soluzioni che sembrano uscite direttamente dal Comitato No Corridoio Roma-Latina e dal gemello No Bretella Cisterna-Valmontone. Posizioni peraltro che Latina Tu ha sempre appoggiato, in solitaria se si vede il panorama dell’informazione della provincia di Latina dove la stampa si muove come un sol uomo in simbiosi con tutti i partiti e gli esponenti politici. Vogliono l’autostrada a Latina i politici e i media, questo è noto. Persino Latina Bene Comune e il sindaco Damiano Coletta che, almeno all’inizio del suo mandato, aveva dimostrato qualche apertura ad altre soluzioni: tentazioni ricacciate via quando i consiglieri di maggioranza, su spinta dell’allora capogruppo Dario Bellini, ad oggi Assessore all’Ambiente, votarono persino una mozione di Lega e Fratelli d’Italia nell’assise di Piazza del Popolo a favore dell’autostrada.
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Tuttavia, tornando a Cioffi, il problema della sua posizione, e che non fa esultare del tutto i militanti dei Comitati pro adeguamento e contro l’autostrada, è nel fatto che il Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’opera, non ha dato nelle fasi calde del Decreto Semplificazioni e, prima ancora, quando al Ministero dei Trasporti c’era il pentastellato Danilo Toninelli, il colpo finale per mettere in sonno il progetto degli sprechi e imporre la soluzione agognata dal medesimo Cioffi nella sua corposa ed esaustiva nota.
E, poi, nel capoluogo, c’è un altro aspetto che andrebbe chiarito: ma se Cioffi che è responsabile nazionale dei Trasporti 5 Stelle parla in questo modo, come mai la Senatrice latinense Marinella Pacifico, la quale fa parte dello stesso Movimento e occupa un posto a Palazzo Madama nello stesso gruppo parlamentare, al contrario del suo collega esulta per il presunto ok all’autostrada citando il segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti e il Ministro dei Trasporti “Dem” Paola De Micheli?
E sì perché la pentastellata Pacifico, senatrice che sui temi locali non tocca palla e non si espone mai, sull’autostrada ha ormai da tempo aderito ai fautori dell’opera e, solo il 24 luglio scorso, ribadiva dalla sua pagina Facebook ufficiale che: “Il Presidente della Regione Lazio e il Ministro delle Infrastrutture hanno presentano il piano di realizzazione delle infrastrutture nel Lazio per sei miliardi di euro. L’approvazione da parte del Cdm del piano Italia Veloce, è stata determinante per lo sblocco delle Opere. E così presto si cominceranno i lavori per la Roma Latina e la bretella Cisterna-Valmontone. Il M5S si libera del retaggio del passato e si dichiara soddisfatto della imminente realizzazione della infrastruttura che renderà Latina centrale nell’economia locale, nazionale e Internazionale“.
Ora, scomodando quell’avvocato del celebre film “Philadelphia”, interpretato da Denzel Washington, uno se lo domanda e chiede ai pentastellati di spiegarlo come se il suo interlocutore fosse un bambino di sei anni. Ma se la Pacifico parlava a nome del Movimento 5 Stelle e anche Cioffi parla oggi a nome del Movimento, con un ruolo di peso come Facilitatore nazionale “Infrastrutture e Trasporti”, a chi si deve dar retta? Alla Pacifico che rappresenta il territorio di Latina e bolla come vecchi retaggi le idee di Cioffi e delle consigliere regionali o a Cioffi che rappresenta la politica del Movimento sui Trasporti e ricalca pressoché fedelmente le posizioni dei militanti del Comitato?
Ma i due, in Senato, si parlano? E se sì, come mai il Movimento 5 Stelle non spiega alla senatrice – che è di Latina e che quindi un certo peso le sue parole potrebbero averlo in chi segue i pentastellati – che la politica pentastellata è contraria all’autostrada e a favore dell’adeguamento?