Il consigliere di opposizione di Roccagorga, Lubiana Restaini, commenta l’ennesimo cambio dirigenziale all’interno dell’Azienda speciale del Comune lepino “Vola”. Secondo la consigliera anche la nomina di Giorgio Martinelli come Direttore dell’Azienda sarebbe viziata da violazioni del medesimo Statuto aziendale
LA NOTA DI RESTAINI – L’Azienda VOLA presa d’assalto dalle mire occupazionali di F.lli d’Italia interne ed esterne all’Amministrazione assente. Prima con l’illegittimo incarico legale all’Avv. Mignano (ndr: Giacomo Mignano) con tanto di parere contrario postumo del responsabile affari generali e con parere contrario del responsabile del settore finanziario, revocato in tutta fretta dopo l’esposto denuncia al Prefetto ed alla Procura della Corte dei Conti, poi con l’incarico al Direttore pro tempore l’Avv. Cesare Bruni, incompatibile per disposizioni dell’ordine professionale di appartenenza, sostituito con il Dott. Gianluca Morea, durato un battito di ali, il tempo utile per questa amministrazione, nota alle cronache per collezionare premi per inefficienza ed incapacità, di mettere in difficoltà il professionista incaricato il quale ha depositato la sua firma in qualità di rappresentante legale dell’Azienda Speciale, non avendo assunto di fatto la carica, per non aver firmato la presa di servizio.
Ultimo colpo di scena, le dimissioni di Morea, aprono le porte ad un nuovo direttore: il quarto in poco più di 4 mesi, un record mai visto. Viene nominato l’ing. Giorgio Martinelli, il quale, dichiarato idoneo dalla commissione di valutazione, che a quanto pare non ha redatto alcun verbale delle valutazioni curriculari dei partecipanti, viene scelto non per una graduatoria di competenze, ma per rapporti di riferimento politico.
L’Ing. Martinelli si apprende dalla sua scheda Linkedin “Ingegnere e Imprenditore. Progettazione e costruzione. Compravendite immobiliari in Italia e all’estero…con la mia Società – Polytropon General Contracts srl a socio unico – posso non solo progettare e dirigere i lavori, ma perfino eseguirli direttamente”, oltre che dante causa nella Agrochimica Pontina srl.
Peccato che l’art. 29 comma 6 (ndr: dello Statuto dell’Azienda Vola) disponga che “le funzioni di direttore sono incompatibili con qualsiasi altro impiego, commercio, industria o professione salvo preventiva autorizzazione del Consiglio di Amministrazione” che non c’è! E l’art. 34 comma 2 stabilisca che “la qualità di dipendente dell’Azienda è incompatibile con l’esercizio di qualsiasi professione, impiego, commercio o industria, nonché ogni altro incarico retribuito“.
L’Amministrazione ha optato per la selezione fantasma, che prevede per il Direttore un contratto di lavoro di 4 anni senza specificare quale contratto applicare né il livello retributivo. Le domanda sorgono spontanee, dopo aver spaventato fornitori e dipendenti per incapacità, sulla difficoltà di continuità aziendale e sulla possibilità di licenziare il personale in esubero. Forse si vogliono licenziare i ragazzi diversamente abili che da anni prestano servizio nell’Azienda, prima nei parcheggi ed ora nella farmacia, museo e biblioteca ed isola ecologica, vista la scarsa sensibilità dimostrata nella discriminazione perpetrata nei confronti di un bambino e della sua famiglia per accoglierlo nel centro estivo? O forse sono di troppo i soggetti più deboli, che si occupano di manutenzione?
Ed allora dove si trova la copertura economica della retribuzione di un Direttore? Certamente non nella cassaforte dell’Azienda, da sempre rappresentata dalla Farmacia Comunale, che vanta la chiusura di tutti i pomeriggi, della succursale dei Prati, l’assenza ormai strutturale di farmaci salvavita, tanto che sono tantissimi i cittadini che si rivolgono quotidianamente alle farmacie limitrofe di Sezze e Ceriara di Priverno, con un danno irreversibile sugli introiti. Ennesima prova della improvvisazione e dell’assoluta mancanza di competenza che purtroppo sta coinvolgendo il nostro Paese negando servizi ed opportunità. La mia attenzione ai problemi del mio Paese è la guida per evitare scempi ed oltraggi a regole e legalità! Ancora una volta sarà necessario ricorrere agli organi di garanzia istituzionali per tutelare gli interessi di tutti e non di pochi.