Tangenti su appalti per la metro di Milano: 13 arresti, tra manager Atm, Alstom e Siemens, coinvolte 8 società, perquisizioni anche a Latina
Sono state arrestate 12 persone nell’ambito di un’inchiesta per presunte tangenti sugli appalti per le forniture della metropolitana milanese. Tra i coinvolti ci sarebbero alcuni dirigenti dell’Atm, l’azienda di trasporti milanese. A condurre l’operazione la Guardia di Finanza di Milano.
Al centro delle indagini ci sono 8 appalti da 150 milioni di euro. Tra gli arrestati anche il dirigente Atm (Azienda trasporti milanesi) Paolo Bellini, due manager di Alstom Ferroviaria e uno di Siemens Mobility. Coinvolte in tutto, trenta persone e otto società.
A Bellini vengono contestate presunte tangenti per 125mila euro tra il 2018 e il 2019. Le indagini “hanno accertato l’esistenza di un sistema di metodica alterazione di gare ad evidenza pubblica indette da Atm spa gravitante attorno alla figura” di Paolo Bellini, “pubblico ufficiale con il ruolo di Responsabile dell’Unità amministrativa complessa sugli impianti di segnalamento e automazione delle linee metropolitane 1,2, 3 e 5”, e “alle società Ivm srl e Mad System srl“, create da Bellini per “interferire” negli appalti. Le perquisizioni della Guardia di Finanza sono arrivate anche a Latina, oltreché Milano, Monza, Savona, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Latina, Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Pescara e Chieti.
È Bellini che spiega più volte ai suoi interlocutori cosa è per lui la Mad System: “Beh voi sapete che io ho una società, sono un socio occulto chiamiamolo così, della Ivm che adesso si chiamerà Mad. Loro mi fanno tutta la manutenzione degli impianti di segnalamento di tutte le quattro linee metropolitane, e dunque è una realtà di persone che fa prettamente soltanto manodopera. E dunque io mi son sempre appoggiato qua. Comunque il mio interesse è quello di dire chiunque vinca di portare d casa il lavoro”. In cambio Bellini riceveva “un quid mensile come se prendessi uno stipendio, però è tutto occulto”. Ma perché questa Ivm aveva cambiato nome in Mad? Lo spiegava sempre Bellini: “L’Ivm ha fatto un buco di 300mila euro, siamo nella merda con la Finanza”
Nell’indagine dei pm di Milano sugli appalti della metro sono stati anche “raccolti elementi” su un “episodio di corruzione” del 2006 per “l’assegnazione dell’appalto relativo al sistema di segnalamento” della linea M1, la “rossa”, “nel cui contesto sono emerse le recenti criticità (frenate brusche d’emergenza)”. Paolo Bellini avrebbe proposto all’amministratore di una società coinvolta nelle gare truccate di falsificare “la stampigliatura di un cavo” con caratteristiche diverse da quelle “richieste da Atm”. Lo scrive il gip spiegando che per Bellini, come emerge dalle intercettazioni, la “posa del cavo “sbagliato” sarebbe “sicuramente passata inosservata” salvo un incidente.