Le consigliere di Sezze Bene Comune si dissociano da ogni forma di comunicazione diffusa in maniera impropria da profili social non gestiti direttamente dall’ente. Rita Palombi ed Eleonora Contento prendono ufficialmente una posizione contro le pagine Facebook che sembrano tradire una vicinanza all’amministrazione del Sindaco Sergio Di Raimo
Le due consigliere di SBC hanno presentato un’interrogazione ufficiale per fare chiarezza sulla comunicazione dell’Amministrazione setina dopo le polemiche a mezzo social andate in scena sulla pagina unofficial “Sezze Ente“. Alcuni utenti si sono domandati quale sia in realtà la pagina social del Comune di Sezze, considerato che sulla sunnominata Sezze Ente era in atto una sorta di celebrazione della politica setina.
A quanto risulta, però, la pagina ufficiale sarebbe “Sezze L’amministrazione comunica“, ma a più di qualcuno non deve essere andato giù un’immagine (in foto) che riproduceva un mappamondo in cui ogni continente conteneva i nomi dei protagonisti della politica setina, con il nome di Di Raimo a campeggiare su una specie di Eurasia e sull’Africa.
Ecco allora che le due consigliere setine, partendo da un fatto oggettivamente minimo, hanno scritto un’interrogazione comunale nella quale si chiedono chi faccia la comunicazione dell’amministrazione Di Raimo e coloro i quali si occupino dell’Ufficio Stampa.
“In questo momento di crisi globale legata all’emergenza Covid-19 – spiegano Contento e Palombi – stiamo assistendo a numerosi interventi di comunicazione anche della Pubblica Amministrazione. Comuni, province, regioni, ministeri, servizi sanitari locali e nazionali hanno attivato tutti i canali possibili per mantenere aggiornati i cittadini e arginare la diffusione di fake news o contenuti impropri. Il necessario cambio di cultura che deve avvenire nell’istituzione che, se presente su un qualsiasi social network, deve comprendere che si tratta di un mezzo di conversazione, non di comunicazione diretta e unilaterale come, per esempio, il sito web. Questa caratteristica aumenta esponenzialmente l’efficacia del contatto con il cittadino“.
“Come ben sappiamo – continuano – i social network oggi sono uno strumento accessibile a una larga fetta della popolazione che li utilizza per informarsi, condividere e partecipare. In questo senso queste piattaforme sono un veicolo importantissimo anche per accorciare la distanza tra istituzione e cittadino, aumentando il rapporto di fiducia e implementando i canali di ascolto forniti dalla PA“.
“La Legge 150/2000 – specificano le consigliere – definisce le attività di informazione e comunicazione istituzionali, come anche i social network che devono avere come finalità l’illustrazione e la promozione delle conoscenze in merito a ciò che fa un’amministrazione“.
“Un utente – chiariscono, citando l’articolo 3 del D. Lgs. 82/2005 – non deve essere obbligato a utilizzare modalità tradizionali di dialogo con le PA e ha diritto a un rapporto telematico con esse”. Ecco perché: “i social danno la possibilità all’Ente di ottemperare a questa norma favorendo la partecipazione dei cittadini al processo democratico“.
Alle consigliere, quindi, non appaiono trasparenti alcuni aspetti riguardanti la comunicazione del Comune di Sezze e nell’interrogazione domandano se siano stati individuati i due Social Medie Policy per l’Amministrazione Comunale di Sezze (Social Media Policy interna, Social Media Policy Esterna); come sia composta la struttura organizzativa per le comunicazioni dell’ente sui Social; e, infine, quale sia la pagina social ufficiale dell’amministrazione comunale e chi si occupi dell’Ufficio Stampa.
Domande legittime, senza contare che sul sito ufficiale del Comune di Sezze alla sezione Comunicati stampa siamo fermi al 2017 e nella Rassegna Stampa addirittura al 2008.