Parcheggi: l’aumento dei prezzi tramite delibera dell’Amministrazione Stefanelli, a fronte delle indennità di carica che registrano un + 20%. A dirlo, in una nota, il gruppo politico Minturno Libera
A finire sotto la lente la Delibera della Giunta Stefanelli che il 27 maggio ha approvato alcune integrazioni e modifiche sulla sosta a pagamento nel Comune di Minturno.
Secondo quando si legge in delibera, il costo dell’abbonamento annuale generico (300 euro) da giugno a dicembre sarà di 175 euro. Nell’atto, inoltre, ci sono ulteriori distinguo. Per i residenti e locatari/proprietari non residenti il costo dell’abbonamento annuale generico (20 euro), in riferimento al medesimo periodo da giugno a dicembre, sarà di 2 euro mensili. Così per i professionisti, commercianti e artigiani non residenti a Minturno ma con sede legale di lavoro il semestrale giugno-dicembre ammonterà a 35 euro, mentre per la stazione ferroviaria, sempre in merito allo stesso periodo, pendolari e lavoratori pagheranno 80 euro.
LA NOTA DI MINTURNO LIBERA – Con la delibera n.90 del 27 maggio scorso, l’amministrazione Stefanelli ha approvato all’unanimità l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, quello del costo degli abbonamenti per i parcheggi.
E come lo hanno fatto? Sempre con la solita modalità che li contraddistingue dal principio: hanno distratto il popolo con altre notizie e hanno fatto passare in sordina lo smacco ai contribuenti. Oppure qualcuno ha sentito o letto comunicazioni in merito da parte degli amministratori?
E così, dopo aver aumentato l’addizionale comunale IRPEF (dallo 0,5 allo 0,8%), il prezzo del ticket della mensa scolastica (da 3€ a 3,50€) ora mettono subdolamente di nuovo le mani in tasca ai cittadini aumentando il costo della sosta a pagamento.
Dal primo giugno il costo degli abbonamenti per i residenti (e i proprietari e/o locatari non residenti) lieviterà del 20% e quello valido per la stazione FS addirittura del 37%.
Tutto questo mentre le loro indennità di carica continuano a registrare un bel +20% rispetto alle precedenti e non ci pensano proprio a riportarle ai precedenti valori, nonostante li stessimo invitando già da un anno, nonostante il famoso pre dissesto finanziario dichiarato e nonostante la crisi che ci ha colpito.
Ma l’aumento non è il solo aspetto su cui obiettiamo perché questa delibera contiene dei risvolti alquanto contorti.
Innanzitutto, occorre rilevare che l’innalzamento dei prezzi riguarda solo due categorie di abbonamento (residenti e pendolari) sulle quattro totali mentre il costo per le altre due resta invariato. Di solito, quando si va incontro a un aumento dei prezzi questo dovrebbe essere generalizzato, invece loro hanno scelto di colpire le fasce secondo noi da preservare: i cittadini minturnesi e i lavoratori e studenti che usufruiscono del parcheggio della stazione.
Poi, la motivazione di dover permettere il frazionamento mensile non regge: se non si volevano aumentare gli importi bastava suddividere l’importo annuale per 12 e poi moltiplicarlo per 7, ossia i mesi che vanno da giugno a dicembre.
Inoltre, non ci è chiaro come si regoleranno con chi ha rinnovato l’abbonamento prima del 1 giugno e quindi lo ha pagato con le vecchie tariffe anche per il periodo interessato dall’aumento. Chiederanno la differenza o creeranno delle disparità tra cittadini che usufruiscono dello stesso servizio?
Infine, non ci è chiaro come si sono regolati con il fatto che la scadenza del contratto del servizio della sosta a pagamento è prevista per il 31 dicembre di quest’anno.
Chi ha rinnovato l’abbonamento annuale tra gennaio e maggio, riceverà un rimborso per i mesi eccedenti?