Scritto e a cura di Silvia, Enrico e Antonio Pasquali Coluzzi
Apprendiamo con orgoglio che anche quest’anno il Comune di Latina si è aggiudicato la Bandiera Blu per le sue spiagge. E in queste belle giornate di fine maggio riprendiamo ad andare al mare più felici e speranzosi, sempre attenti al distanziamento sociale…
Ma forse per questa nuova stagione balneare dovremmo dotarci di occhi nuovi, perché con quelli vecchi non possiamo fare a meno di constatare – nel tratto di Latina Lido da Capoportiere verso Foce Verde – che per ora:
1) La spiaggia è quotidianamente sporca, anche di prima mattina: sottolineiamo la presenza di numerosi contenitori di polistirolo – del tipo usato dai pescatori lungo la battigia – nonché di bottiglie di plastica, lattine e bottiglie di vetro per la “birretta”, copertoni, taniche e un tappeto di mozziconi di sigarette, particolarmente fitto sul bagnasciuga.
2) Frequenti sono le tracce di falò sulla spiaggia (ah, gli allegri ritrovi notturni con schitarrate e vivide fiammate! peccato siano proibiti), con legna, cenere, rimasugli di banchetti e di conviviali bevute. Speriamo che le sottostanti braci non siano ancora vive: anni orsono, il bambino di cari amici di famiglia proprio su questo tratto di spiaggia riportò ustioni irrimediabili alle piante dei piedi, perché durante una passeggiata mattutina aveva camminato su tizzoni ardenti nascosti sotto la sabbia.
3) I trattori che la mattina passano sulla spiaggia schiacciano o affondano l’immondizia: in particolare, le suddette scatole di polistirolo vengono frantumate e così le palline di polistirolo si mescolano alla sabbia, irrecuperabilmente disperdendosi nell’ambiente. Dopo il loro passaggio, la spiaggia è sporca come prima…ma è striata di leggiadri solchi ondulati, cesellati dal mezzo cingolato.
4) I lampioni del lungomare sono spesso accesi anche di giorno: vogliono evidentemente far concorrenza al Sole, ma ignorano che la luce elargita da quello è gratis…mentre la loro, noi la paghiamo!
5) Le siepi dei giardini privati, lungo la strada del lungomare, sono spesso aggettanti lungo i già ridotti marciapiedi, esondando da inferriate e cancelli, riducendo ulteriormente o impedendo del tutto la possibilità di transito. Ci vien da fantasticare, mentre siamo costretti a camminare in mezzo alla strada…c’è un articolo del Codice della Strada che prevede sanzioni salate per questa tipologia di illecito…quanti bei soldini potrebbero entrare tintinnando nelle casse del nostro amato Comune, rimpinguando risorse che si lamentano esangui!
6) I marciapiedi stessi, sempre sul lungomare, sono spesso invasi dalla sabbia, che dilaga addirittura sulla strada, rendendo ulteriormente difficoltoso il transito dei pedoni. Pensiamo con tristezza ai nostri anziani, alle Persone con difficoltà di deambulazione, alle mamme con bimbi piccoli in braccio o passeggini, ai bimbi con le loro biciclettine…quante barriere architettoniche, anche per loro!
Insomma, nonostante la sbandierata bandiera blu, la sensazione di generale sporcizia, sciatteria e abbandono assalgono il bagnante consapevole di cosa significhi poter godere di spazi ordinati e accoglienti: in una parola, civili.
Riflettiamo sul fatto che talvolta, sia amministratori che amministrati, sembrano interessarsi appassionatamente dei massimi sistemi – grandi progetti pubblici, piani, convenzioni internazionali, concorsi di idee – il che è nobile e gratificante; tuttavia è nella quotidianità minuta che il cittadino vive, soffre e si macera.
Ma niente paura! Il Regolamento del FEE (Foundation for Environmental Education, www.feeitalia.org), l’ente che eroga le Bandiere Blu ai Comuni che ne fanno richiesta ogni anno, prevede che i Lidi ai quali viene concesso tale insigne riconoscimento abbiano tempo fino al 1° luglio (sic!) per mettersi in regola con tutti gli adempimenti richiesti dal relativo Questionario.
Cioè: la FEE intanto concede una Bandiera Blu preventiva, se ritiene che le autocertificazioni dei Comuni siano coerenti con i requisiti…poi per l’attuazione pratica, c’è tempo.
Quindi, siamo fiduciosi: ripetiamo, niente paura! Entro quella data, i punti 15 (“Le spiagge devono essere pulite”) e 22 (“Divieto di campeggio e di ogni tipo di discarica”) della sezione “Gestione Ambientale” del Regolamento FEE, nonché la sezione M alla voce “Accessibilità”, quella E1 (“Gestione rifiuti solidi urbani”) e quella G alla voce “Risparmio energetico ed efficentamento energetico dell’illuminazione pubblica” saranno sicuramente in linea con le richieste, sia della Bandiera Blu che soprattutto dei latinensi.
Sarebbe bello e utile, nel frattempo, che l’amministrazione – in accordo con la sezione M “Adempimenti” – istituisse una pagina online informativa (magari già esiste o è in costruzione ma noi non siamo riusciti a trovarla, per ora) di tutto ciò che concerne l’importante riconoscimento della Bandiera Blu al Lido di Latina: potrebbe fornire molti chiarimenti ai cittadini curiosi e rendere tutti più partecipi della vita e delle opere della nostra amata cittadina.