Complice un complicato rapporto con l’Amministrazione comunale, la Pro Loco di Ponza chiude i battenti per tutta l’estate e fino a data da destinarsi
L’Associazione Turistica Pro Loco di Ponza, una delle realtà più caratteristiche e durevoli dell’Isola, ha scritto una lettera ai soci, datata 12 maggio, per annunciare la chiusura dell’ufficio. “Oggi – si legge nella comunicazione firmata dal Consiglio di Amministrazione composto dal Presidente Emilio Aprea, il Tesoriere Tommaso Andreozzi e i consiglieri Lina Raso e Giosuè Coppa – ci troviamo a prendere una decisione importante e purtroppo, nostro malgrado, contro ogni logica dello spirito associativo: prendere in considerazione la chiusura dell’ufficio della ProLoco per tutta l’estate 2020 fino a data da destinare“.
Una lettera dai toni amari in cui si ravvisa tutta la delusione per tre anni in cui non si è riuscito a costituire nessun tipo di rapporto con l’Amministrazione guidata da Franco Ferraiuolo definita “poco attenta, poco lungimirante, rissosa e inefficiente“.
“Il 2020 – si legge nella lettera – sarà un anno indimenticabile, perché in poco più di due mesi sono state stravolte le nostre abitudini, le nostre certezze e aspettative, modificando sensibilmente le priorità dei singoli, della collettività e, inevitabilmente della nostra associazione“.
“Nel corso degli anni, abbiamo messo in campo una serie di attività, il cui riscontro è tangibile e dimostra in maniera inequivocabile, la grande forza di volontà, di iniziativa e di proattività che contraddistingue l’Associazione ed i soci tutti“. Eppure, secondo il consiglio d’amministrazione della Pro Loco, non può non essere evidenziata “la scarsa collaborazione con l’Amministrazione Comunale. È paradossale, poiché solitamente la ProLoco è il prolungamento operativo di una attenta ed oculata squadra amministrativa“.
“La nostra Associazione è stata considerata come un outsider, nonostante i risultati ottenuti e gli obiettivi centrati nel corso degli anni“, ecco perché “noi, componenti del Consiglio d’Amministrazione, ci sentiamo demoralizzati ed impotenti nel vedere la nostra isola trascurata e non intravedere nessuna soluzione per le problematiche sia della popolazione residente che quella dei vacanzieri“.
“Questa Associazione ha gestito e assunto regolarmente in contemporanea un totale di 10 dipendenti isolani generando posti di lavoro e servizi indispensabili per Ponza, poco appetibili alla parte imprenditoriale dell’isola in quanto non remunerativi. Sicuramente il tutto è stato avvallato anche da Amministrazioni Comunali che hanno creduto in noi e degli ottimi risultati che raggiungevamo”, ad ogni modo “ci preme rimarcare che il Comune di Ponza non ha mai versato contributi per le spese di funzionamento dell’ufficio nonostante sia di vitale importante per l’accoglienza e la gestione dei turisti sull’isola“.
“Da circa tre anni”, però, “ci troviamo in una situazione di empasse in quanto abbiamo a che fare con un’Amministrazione Comunale poco attenta, poco lungimirante, rissosa e inefficiente. Un comportamento nei confronti dell’Ass.ne ProLoco a dir poco di rigetto da parte di molti componenti della maggioranza”.
“Siamo giunti alla dura conclusione che tutti gli sforzi sono stati vani a far comprendere all’attuale Amministrazione Comunale il valore aggiunto che una ProLoco può dare all’isola e alla stessa Amministrazione. Riteniamo che mancano i requisiti minimi per una proficua collaborazione atta a risollevare le precari e disastrate condizioni isolane“.
E poi, continua la lettera, le varie defaillance che la Pro Loco attribuisce all’Amministrazione. “Questa decisione, così sofferta, è stata adottata dopo un elenco di azioni che hanno creato un malcontento nella gestione della cosa pubblica: degrado ovunque; impossibilità di rendere fruibili al pubblico le Cisterne Romane; adozione, da parte dell’Amministrazione Comunale, di scelte a dir poco scellerate nella gestione dei trasporti marittimi; la decisione da parte dell’Amministrazione Comunale di non interessare la ProLoco nell’organizzazione di Fiere del settore turistico; la volontà dell’Amministrazione di non prendere posizione nei confronti di chi ha usato il nome di Ponza mostrando immagini di Procida in una importante fiera internazionale; la volontà dell’Amministrazione Comunale di non aver tenuto conto dei consigli della ProLoco nell’organizzazione del calendario delle manifestazioni estive, alcune volte accavallando gli eventi con quelli della ProLoco; in ultimo, ma non per ordine d’importanza, la volontà dell’Amministrazione Comunale di non invitare la ProLoco di Ponza alla riunione convocata con tutti gli stakeholder per la gestione del turismo e dell’emergenza post-Coronavirus”.
“A tale riguardo avevamo effettuato varie riunione a distanza con tutti i membri del Consiglio d’Amministrazione della ProLoco per dare il nostro contributo all’isola. Purtroppo ci è stata negata anche questa possibilità. Si deduce, quindi, che la ProLoco di Ponza non può assolvere più le funzioni basilari che vengono riportate nello Statuto“.
“Siamo coscienti della drastica decisione adottata – conclude il consiglio d’amministrazione – ma siamo anche consapevoli di avere una dignità per il lavoro svolto gratuitamente e bistrattato da amministratori senza la consapevolezza del danno creato all’intera Comunità. Siamo comunque a completa disposizione per eventuali consigli, chiarimenti ed informazioni a riguardo“.