Concluso il Consiglio dei Ministri: varato il decreto Rilancio da 55 miliardi, di cui hanno illustrato i contenuti il premier Conte insieme ai Ministri Gualtieri, Speranza, Patuanelli e Bellanova
LE MISURE PIÙ IMPORTANTI
Bar e ristoranti non pagheranno la Tosap. Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori, in modo da rafforzare cassa integrazione e bonus autonomi, 1 miliardo e 150 milioni ad agricoltura, molte risorse su ospedali; per il Servizio sanitario nazionale c’è uno stanziamento di 3 miliardi e 250 milioni.
Si tratta di una maxi manovra da 55 miliardi, i cui quasi 260 articoli contengono misure per i lavoratori, le imprese, la protezione civile, la scuola, lo sport, la cultura. Ci sono 3,2 miliardi per la sanità e 1,4 per università e ricerca: consentiranno l’assunzione, tra l’altro, di 4.000 nuovi ricercatori. Una manovra che “non solo fronteggia l’emergenza ma contiene anche le premessa per la ripresa”, assicura il premier. La novità principale dell’ultima bozza è la velocizzazione, almeno sulla carta, del pagamento della cassa integrazione. “Ora le erogazioni arriveranno in modo più spedito“, ha spiegato il premier ricordando i ritardi della cassa in deroga finora gestita dalle Regioni arrivata per adesso a 121mila lavoratori. Da ora in poi sarà chiesta anch’essa direttamente all’Inps che entro 15 giorni anticiperà il 40% del dovuto.
Ci sono gli aiuti a colf e badanti finora escluse da ogni sostegno. Il nuovo congedo per i genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni sale da 15 a 30 a giorni e sarà valido fino al 31 luglio.
Per professionisti ed autonomi, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, “viene riproposto il bonus da 600 euro per una mensilità per la medesima platea del Cura Italia e viene ampliato (a 1000 euro, ndr) per una terza mensilità per alcune platee più colpite dalla crisi economica. E’ uno stanziamento da quasi 4,5 miliardi di euro”. E ancora: “Per le imprese dei settori ricettivi, per affrontare le spese per adeguarsi ai nuovi requisiti stanziamo ben 2 miliardi”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Che ha difeso l’articolo che consente a Cdp di dare sostegno alla patrimonializzzione delle imprese e all’assorbimento delle perdite: “Non si tratta di una nuova Iri“, sono “nuovi strumenti definiti dal quadro europeo” sugli aiuti di Stato e in linea con gli interventi di altri Paesi. A sostegno delle ricapitalizzazioni per le imprese con ricavi fino a 50 milioni c’è un mix tra sconti fiscali e intervento dello Stato attraverso Invitalia.
Per aiutare il turismo ci sarà anche l’abolizione della prima rata dell’Imu per alberghi, ostelli, b&b, stabilimenti balneari, terme e campeggi. Per gli alberghi e tutte le imprese che abbiano subito una diminuzione del fatturato di almeno il 50%, inoltre, è previsto un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto. Vengono sospese e rinviate al 2021 plastic e sugar tax.
LE FASI SALIENTI DELLA CONFERENZA STAMPA
Il presidente del Consiglio ha illustrato in diretta i punti salienti del decreto. “Ci sono 25,6 miliardi di euro per i lavoratori, per rafforzare cassa integrazione e bonus autonomi“.
“Ci sono commercianti che rischiano di chiudere, imprenditori nell’incertezza: il vostro grido di allarme non ci è sfuggito, per questo ci siamo impegnati al massimo facendoci carico di questa sofferenza, ce l’abbiamo messa tutta“.
“La parola passerà al Parlamento e spero che le forze di maggioranza e di opposizione possano migliorarlo“.
Ci sono “misure cospicue” per le imprese “e tagliamo anche 4 miliardi di tasse”.
Il premier ha ricordato gli aiuti a fondo perduto, gli sconti fiscali.
”Per le ristrutturazioni green non si spenderà un soldo”, ha assicurato Giuseppe Conte. È “corposo” il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. La prima rata Imu è abbonata per alberghi e stabilimenti balneari.
C’è il promesso “reddito di emergenza per due mesi da 400 fino a 800 euro destinato a famiglie con Isee a 15mila euro. “Ora dobbiamo attivare gli aiuti economici soprattutto a chi non ha ricevuto nulla e fare in modo che arrivino in maniera rapida, semplice e veloce”, ha commentato Conte.
“Ristoranti e bar potranno occupare suolo pubblico non pagando la Tosap anche grazie alla collaborazione con Anci. E c’è un occhio di attenzione per i nostri artisti“.
Gualtieri: “È stato un lavoro intenso ma oggi abbiamo approvato un decreto significativo, direi imponente, sia per le risorse che mette in campo sia per gli indirizzi molto forti con cui sosteniamo famiglie, imprese, sistema sanitario. Gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia, lo facciamo stanziando risorse molto consistenti“. Gualtieri: contributi a fondo perduto per pmi a giugno. “L’Agenzia delle Entrate per una volta sarà l’agenzia delle uscite perché darà risorse alle imprese, le erogherà a giugno” – ha detto il ministro Gualtieri, parlando dei contributi a fondo perduto per le pmi previsti dal dl rilancio.
Patuanelli: indennizzi per imprese da 2mila euro a oltre 40mila. Il decreto prevede indennizzi “da 2mila euro a fino a oltre 40mila euro per le imprese che hanno perso la capacità di fatturare”. C’è l’abrogazione dell’annunciato saldo-acconto dell’Irap, ha confermato Patuanelli, spiegando che sarà rivolta alla platea da zero a 250 milioni di fatturato.
Bellanova: 1 miliardo e 150 milioni ad agricoltura. “1 miliardo e 150 milioni di euro sono destinati da questo provvedimento a sostenere la filiera agricola“. Lo dice la ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova. “Voglio sottolineare – non trattenendo le lacrime – un punto per me fondamentale, l’emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili“.
“Da oggi possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato“.
Speranza: “Molte risorse su ospedali, abbiamo visto quanto contano. Gli scienziati parlano di seconda ondata virus, dobbiamo essere pronti” – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“Sono molto soddisfatto dello sforzo compiuto dal governo per il Servizio sanitario nazionale, si tratta di uno stanziamento di 3 miliardi e 250 milioni” -ha dichiarato il ministro della Salute. “È una cifra molto più alta di quella che usualmente lo Stato investiva in un intero anno sul Servizio sanitario nazionale, ci volevano 2, 3 anni per una cifra di questo tipo, invece in un colpo solo abbiamo cifre molto importanti“.