Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha dato il via per effettuare i tamponi agli operatori Ares 118. L’Azienda Regionale Emergenza Sanitaria dispone tuttavia in Provincia di Latina di appena tre postazioni di ambulanze, precisamente a Sezze, Fondi e Formia, a cui si aggiungono 2 postazioni con automedica a Priverno e Cisterna. In numero decisamente superiore le postazioni gestite da società e cooperative convenzionate che contano su un totale di venti ambulanze e tre automediche.
In questo contesto si inserisce la protesta del sindacato Confail- Latina in aperto dissenso alle politiche regionali sulla sanità: “… quelli che chiamate eroi, che a cui non date alcun incentivo, a cui non fate i tamponi, quelli a cui, come cita l’ultimo Bollettino Regionale del 17 Aprile, non serve più neanche la tuta ma semplicemente il camice. Ma, Zingaretti, pensa veramente che continueremo ad essere carne da macello? Nessuno, in uno stato democratico, deve diventare carne da macello per dubbiose applicazioni dei protocolli“. Il delegato del sindacato Vinicio Amici si chiede perché agli operatori convenzionati, che oggi tutelano i cittadini, non spetta essere sottoposti al tampone a meno che non presentino sintomi. Amici sottolinea come gli operatori 118 impiegati dai privati convenzionati siano in contatto per 12-24 ore con assistiti che possono essere tutti potenziali pazienti “zero”: “Alcuni fortunatamente– prosegue Amici- hanno avuto la possibilità di adottare le idonee misure, ricevendo tutti i Dispositivi di Protezione Individuale e non si contagiano, ma purtroppo i meno fortunati devono aspettare che compaiano febbre o tosse per poter richiedere il tampone“.
Da queste premesse nasce la richiesta da parte di Confail affinché siano sottoposti immediatamente a tampone tutti gli operatori dell’emergenza sanitaria. Uno strumento che consentirebbe di tutelare indirettamente anche i familiari delle “divise rosse” del 118. In un comunicato diramato dall’organizzazione dei lavoratori si legge: “L’assessore alla sanità dia ordine perentorio di effettuare immediatamente i tamponi a tutti i sanitari convenzionati del 118“. Amici conclude la nota riservandosi la facoltà, a nome del sindacato, di adire le vie legali attribuendo ogni responsabilità a chi dovrebbe tutelare una categoria così importante nella gestione dell’emergenza sanitaria.