Indagine dell’Antitrus sui prezzi dei test sierologici nel Lazio: la denuncia del Codacons va in porto e Regione Lazio dice di apprezzare
“Ancora una vittoria del Codacons contro le speculazioni legate al coronavirus”. Lo afferma l’associazione all’agenzia di stampa Askanews.
Secondo l’associazione dei consumatori, l’indagine dell’Antitrus è scaturita dalle sue denunce su strutture sanitarie e laboratori di analisi romani che hanno pubblicizzato l’offerta di test sierologici per l’identificazione di anticorpi diretti verso il Coronavirus.
“Nelle settimane scorse infatti il Codacons aveva inviato una formale denuncia alla Regione Lazio segnalando la vendita di test sierologici da parte di laboratori privati a prezzi fuori mercato, con listini al pubblico pari a 150 ad esame che raggiungevano i 600 euro in caso di test eseguiti presso cliniche private – spiega il presidente Carlo Rienzi – La Regione Lazio aveva accolto la nostra segnalazione e, con apposita delibera nel cui testo ringraziava il Codacons come autore della denuncia, ha pochi giorni fa fissato i prezzi massimi dei test sierologici in regione”.
“Ora se l’Antitrust accerterà illeciti nei listini dei test praticati al pubblico – conclude l’associazione -, tutti i laboratori dovranno restituire quanto versato dai cittadini che si sono sottoposti agli esami”.
È intervenuto anche l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, che ha diffuso una nota in cui ha dichiarato: “Apprezzo l’apertura dell’indagine da parte dell’Antitrust su segnalazione della Regione circa i prezzi praticati da alcune strutture private per test sierologici. Questo sciacallaggio va fermato ed auspico che vengano sanzionati. Non si può speculare sull’epidemia. Coloro che lo fanno si collocano al di fuori del Sistema sanitario regionale. Ribadiamo inoltre che questi test al di fuori di una indagine di sieroprevalenza non hanno rilevanza per il sistema sanitario”.