MASCHERINE DONATE ALLE POLIZIE LOCALI DI LATINA, FORMIA, APRILIA E SPERLONGA

Sara Norcia, il comandante della polizia locale di Latina Francesco Passeretti e il presidente Anaci Nicola D'Alberti
Sara Norcia, il comandante della polizia locale di Latina Francesco Passeretti e il presidente Anaci Nicola D'Alberti

Il Coronavirus non blocca la solidarietà: nuova donazione della Sara Norcia Eventi per conto dell’Anaci, associazione nazionale amministrazione condomini italiani

L’azienda di Terracina ha risposto all’appello dell’Anaci e confezionato 350 mascherine.

Nuova donazione della Sara Norcia Eventi, che si aggiunge a quella di fine marzo: questa volta le mascherine in puro cotone lavabile (ben 350) sono state consegnate ai comandi di polizia locale di Formia, Latina, Aprilia  e Sperlonga per conto dell’Anaci (associazione nazionale amministrazione di condominio italiani).

L’accordo con la Sara Norcia Eventi è stato fortemente voluto dal presidente provinciale dell’Anaci Nicola d’Alberti: “Come amministratori di condominio – ha sottolineato d’Alberti – siamo consapevoli di rivestire anche un ruolo sociale a tal fine, in questo periodo di emergenza, non abbiamo voluto far mancare la nostra solidarietà”.

La crisi dovuta al fermo imposto dal Governo per l’emergenza Coronavirus ha colpito duramente la Sara Norcia Eventi, che ha il suo core business nell’organizzazione di matrimoni, ma questo non ha fermato l’anima della società, Sara Norcia.

Viviamo un momento drammatico ma è dalla crisi che nascono opportunità  spiega Sara Norcia – noi stiamo già studiando il modo di ripartire appena il Governo de ne darà modo. Il mercato dell’organizzazione d’eventi è variegato e sicuramente saprà operare anche con nuove condizioni. Noi come azienda puntiamo a far vivere un’emozione indimenticabile a due persone che decidono di coronare il loro amore con un matrimonio ma non solo, siamo impegnati a 360 gradi nell’organizzazione di eventi. Comunque miriamo a far gioire le persone, a farle emozionare. In questo contesto storico tutto ciò non ci è concesso, non dal punto di vista lavorativo. Ma se strappare un sorriso è difficile e comunque con le mascherine non si vedrebbe, far tirare un sospiro di sollievo, far lavorare con tranquillità tutti quegli operatori che ogni giorno sono in strada per la nostra salvaguardia ci fa comunque pensare di continuare a fare, almeno in parte, il nostro lavoro o comunque creare un po’ di serenità in un contesto difficile e che rischia di alienarci“.

La mascherina potrebbe poi essere un accessorio con cui dovremo convivere a lungo – conclude Sara Norcia – e a questo punto sarebbe meglio farlo con stile e personalizzazione per mantenere quella luce di brio e personalizzazione che fanno di ogni uomo e di ogni donna un unicum non replicabile“.

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