Uno dei dati più esemplificativi della crisi economica da Coronavirus-Covid-19 è quello fornito dall’Agenzia delle Entrate: meno 70% di fatture registrate nello stesso periodo
Il dato è drammatico. Le fatture emesse nel Lazio, ovvero la seconda regione italiana per volume di produzione nell’era pre-crisi, relativamente al mese scorso, ossia quello di marzo, è impietoso: nello stesso periodo del 2019 si registra un preoccupante meno 70% delle fatture emesse a marzo in tutta la Regione.
Nello stesso periodo dell’anno scorso, le aziende laziali certificavano affari emettendo quasi 37 milioni di fatture, ora lo stesso conteggio si ferma a poco più di 11 milioni. Significa che, a causa dei blocchi e delle chiusure che tengono fermi interi settori, il sistema produttivo è costretto a rinunciare a circa 26 milioni di fatture e a ridimensionare del 70% il suo giro d’affari.
“Per questo – spiega l’assessore regionale allo sviluppo Economico Paolo Orneli – nasce LazioLab, che vuole essere un cantiere di idee e progetti per ripartire, da mettere a disposizione della nostra regione e del nostro paese, nella consapevolezza che per farcela davvero dovremo cambiare, a partire dalla capacità dello Stato di diventare più semplice e più vicino ai bisogni delle persone. LazioLab sta già lavorando attorno a quattro direttrici: digitalizzazione, smart cities e semplificazione della pubblica amministrazione; politiche industriali per la competitività e la sostenibilità, puntando su ricerca e trasferimento tecnologico, internazionalizzazione, innovazione e reti d’impresa; investimenti pubblici, infrastrutture, valorizzazione e cura del territorio; politiche per il lavoro, la formazione, il welfare“.
In una crisi che non si sa quando avrà fine, basterà? E sopratutto, a quando si potrà fare il conto totale delle macerie?