Raffaele Trano, di Gaeta, è stato eletto deputato nelle scorse elezioni politiche del 2018 con il Movimento 5 Stelle, partito dal quale è stato recentemente espulso.
Il motivo dell’espulsione risiede nel fatto che in occasione della nomina del Presidente della Commissione Finanze ha contravvenuto a quanto era stato concordato all’interno del M5S, a cui spettava, per accordi di maggioranza, appunto l’indicazione del nuovo Presidente.
Non essendo stato il prescelto, il deputato della nostra provincia non si è dato però per vinto e ha fatto per conto suo un accordo sottobanco con l’opposizione, prendendosi i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Aggiungendo il proprio voto e quello di 2-3 deputati M5S che hanno votato in dissenso dall’indicazione ufficiale del proprio partito, è riuscito a diventare lui il Presidente della Commissione.
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LA FARSA
Non sappiamo se Trano conosca Eduardo Scarpetta, il più importante attore e autore del teatro napoletano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, né sappiamo quindi se conosca Felice Sciosciammocca, il personaggio immaginario del teatro napoletano creato appunto da Eduardo Scarpetta.
Allo stesso modo è a noi ignoto se conosca una delle figure spesso presenti nelle commedie di Scarpetta, vale a dire quella del gradasso di quartiere.
Quest’ultimo si manifesta all’inizio come un prepotente temuto da tutti. Nel corso degli eventi del racconto si palesa però per quello che è veramente, vale a dire un mediocre che cerca di nascondere la sua pochezza dietro la maschera del tracotante. Inevitabilmente finisce per essere oggetto di scherno e derisione.
Ebbene, Raffaele Trano si è ritagliato proprio tale ruolo nella farsa in tre atti che ha messo in scena
PRIMO ATTO
Giovedì 9 aprile si riuniscono i ventisette ministri finanziari della Unione Europea per elaborare un pacchetto di proposte per l’emergenza Covid 19 da sottoporre al Consiglio europeo, composto dai Capi di Stato o di Governo dei ventisette Paesi della Unione Europea. In particolare si discute di MES (Meccanismo Europeo di Stabilità), di eurobond e di altri interventi finanziari.
Venerdì 10 aprile interviene subito Raffaele Trano con un post al vetriolo contro il Governo italiano.
Ecco i passi più significativi del Trano-pensiero
“Ieri abbiamo ceduto un altro pezzo d’Italia. Il MES sarà operativo a breve e servirà a pochissimo. Dopo 10 giorni di scuse e trattative il Governo si arrende alla Troika, ma io all’euro-trappola non ci sto.”
Una presa di posizione netta e chiara, che non lascia certo spazio a possibili fraintendimenti, contro il Governo, colpevole, secondo il deputato di Gaeta, di aver firmato a favore del MES.
SECONDO ATTO
Non sappiamo se per gli insulti che riceve su Facebook da parte dei suoi elettori 5 Stelle, o perché qualcuno gli spiega che non è vero che il Governo italiano ha firmato a favore del MES, ma Trano corregge il suo post.
Così facendo però offre un eloquente esempio della veridicità del proverbio “Quando la pezza è peggiore del buco”.
Infatti il post rimane identico a quello precedente tranne per una piccola differenza.
Ecco il nuovo Trano-pensiero
“Ieri abbiamo ceduto un altro pezzo d’Italia. Se il MES sarà operativo a breve servirà a pochissimo. Dopo 10 giorni di scuse e trattative il Governo si arrende alla Troika, ma io all’euro-trappola non ci sto.”
Incredibilmente Raffaele Trano non riesce a comprendere che una volta posto il condizionale sulla operatività del MES è assolutamente illogico lasciare il resto del post così com’era, con le accuse al Governo italiano di aver ceduto un pezzo d’Italia e di essersi arreso alla Troika.
La contorta mente dell’onorevole Raffaele Trano, anche Presidente della Commissione Finanze (sic!), riesce nell’impresa di attaccare pesantemente il Governo per qualcosa che non è successo, ma potrebbe (secondo lui) accadere.
TERZO ATTO
Venerdì 10 aprile Giuseppe Conte tiene una conferenza stampa che viene trasmessa in diretta in televisione.
Oltre ad annunciare il prolungamento al 3 maggio delle misure restrittive per motivi sanitari, il Presidente del Consiglio fornisce chiarimenti in ordine alla riunione di giovedì 9 aprile dei ministri finanziari.
Anche assumendo toni polemici nei confronti di leader politici che nel corso della notte avevano dato versioni non proprio corrispondenti con quanto effettivamente accaduto, Giuseppe Conte ribadisce per l’ennesima volta di essere contrario al MES.
A questo punto, immancabile come le zanzare d’estate, sale di nuovo sul palcoscenico Raffaele Trano e, come nelle commedie di Scarpetta, il pubblico si sganascia dalle risate per la sua perla di saggezza finale, comunicata urbi et orbi attraverso un post.
“Sono soddisfatto di quanto detto dal Presidente Conte sul MES nella conferenza stampa di poco fa. L’Italia non può piegarsi agli egoismi di alcuni paesi europei, l’emergenza coronavirus che stiamo vivendo no ha precedenti e bisogna adottare strumenti eccezionali”
Siamo sicuri che Giuseppe Conte, indubbiamente sotto stress per l’emergenza in corso, abbia finalmente passato una serata tranquilla e rilassata dopo aver ricevuto l’approvazione di Trano.